Il Consiglio comunale di Aosta ha dato il via libera, con 19 voti favorevoli e 10 contrari, alla costruzione di un prefabbricato in cui trasferire il laboratorio analisi dell’ospedale regionale di Aosta. Non sono mancate le polemiche, dovute al fatto che l’intervento, del costo di oltre quattro milioni, è provvisorio, e consentirà di ristrutturare l’attuale laboratorio analisi che con l’ampliamento dell’ospedale sarà spostato.
“Oggi il Comune dà il via ad un’operazione che porterà a rifare tre volte lo stesso laboratorio – ha detto Carlo Curtaz (Alpe) – senza poter dire di no, perché la decisione è già stata presa altrove dalla Regione dall’Usl, che solo dopo l’hanno comunicata all’amministrazione cittadina: spiegatemi quale dignità ha il Consiglio”. E Giuliana Ferrero (PD) ha aggiunto: “E’ una delibera imbarazzante, ed è la prova che Aosta non è capitale, come ripetete da mesi, ma non è nemmeno capoluogo, perché la Regione e addirittura l’Usl stanno sopra le nostre teste”.
L’assessore all’Urbanistica Stefano Borrello ha replicato che “in nessun modo questa amministrazione può intervenire nel merito della decisione” e che quello approvato oggi è “un atto dovuto di un iter tecnico”. Claudio Rosati (Stella Alpina), relatore di maggioranza, ha sostenuto che “è un intervento temporaneo e non prorogabile”. “Arrampicarsi sui vetri è esercizio arduo – ha ribattuto Iris Morandi (Alpe) – e le argomentazioni a sostegno della vostra tesi sono puerili”. “Il Comune può concedere la deroga solo per una costruzione temporanea, ma più volte, Stefania Riccardi, direttore dell’Usl, ha detto che la struttura rimarrà anche dopo la ristrutturazione del vecchio laboratorio”, ha concluso Paolo Fedi (Alpe).
Sull’ordine del giorno collegato alla delibera, presentato dai gruppi di opposizione Alpe, PD e Sinistra per la città, la maggioranza si è espressa in modo contrario, ma Adriano Sposato (Stella Alpina) e Lorella Zani (Union Valdôtaine) si sono astenuti: “Concordo con la richiesta di un ruolo più importante per la città di Aosta“, ha spiegato la Zani dopo il voto. Sulla delibera, la maggioranza ha votato compatta.