Seconda variazione di bilancio da 145 milioni, il centrodestra abbandona l’aula
Come accaduto questa mattina in Consiglio comunale, la maggioranza regionale vota da sola, o quasi, la seconda variazione di bilancio da 145,5 milioni di euro. Lega Vda e Forza Italia Vda dopo essersi visti bocciare tutti i 9 ordini del giorno presentati abbandonano l’aula.
A spiegare la decisione, arrivata dopo una riunione del gruppo consiliare, è il vice capogruppo del Carroccio Stefano Aggravi. “Non abbiamo voluto fare ostruzionismo, ci siamo resi disponibili a ridurre i tempi per smaltire un corposo ordine del giorno. Abbiamo presentato degli ordini del giorno, alcuni dei quali pensavamo potessero esser trattati in modo differente, ma invece si è ripresentata la logica che abbiamo già subito con il piano socio sanitario. Alcune proposte avevamo detto che sarebbero state votate dal nostro gruppo. Ci spiace ma il mio gruppo non parteciperà al voto, usciremo, per dare un segnale rispetto al fatto che spesso e volentieri dai vostri banchi viene chiesta moderazione e collaborazione, ma è la seconda volta che riceviamo invece una becera chiusura”. A sostenere l’iniziativa del gruppo Lega, nella logica del centrodestra unito, è il gruppo di Forza Italia Vda. “Vogliamo lasciare l’aula come testimonianza per far riflettere la maggioranza – evidenzia il capogruppo Pierluigi Marquis – e per una questione di rispetto nei nostri confronti e nei confronti dei nostri elettori”. Rimangono in aula invece il gruppo Pcp “pur condividendo le motivazioni” e il gruppo misto di Claudio Restano.
Il disegno di legge, approvato con i 20 voti della maggioranza e di Restano e con l’astensione di Pcp, si compone di 91 articoli. Dei 145,5 milioni di euro, 70 arrivano dall’avanzo di amministrazione non utilizzato nel primo assestamento approvato a maggio, cui si aggiungono 28 milioni derivanti da maggiori introiti per l’Iva e 47,5 milioni dalla distribuzione degli utili della CVA Spa.
Gli interventi previsti
Le risorse andranno per quasi 5 milioni di euro per l’acquisto del Castello di Introd e i primi lavori, 3 milioni per la nuova costruzione, nei pressi della Torre piezometrica, della Maison de la montagne, sede dei maestri di sci e delle guide alpine, 2,1 milioni per finanziare i 500 euro per la formazione anche dei docenti precari ma anche i 2,7 milioni di euro per allargare la platea dei beneficiari in sanità dell’indennità di attrattività.
La seconda variazione di bilancio destina, inoltre, 4 milioni di euro all’edilizia scolastica per vari interventi sul territorio, 5,5 milioni al Bim per interventi urgenti sulla rete idrica, 4 milioni alle Unités per l’allestimento e l’ultimazione dei lavori nelle microcomunità, 6,3 milioni per opere pubbliche minori, 1,1 milioni di euro per i lavori nel parco del castello di Aymavilles, 1,7 milioni di euro per alimentare il fondo di rotazione sull’efficientamento energetico, 4,2 milioni di euro per la rete viaria regionale e ancora 6 milioni e 1,5 milioni alle Unités ai comuni per coprire i maggiori costi legati all’aumento dei lavori pubblici.
Altre risorse, 1,1 milioni di euro andranno a coprire i risarcimenti danni legati al maltempo in Bassa Valle, 1,9 milioni di euro per i maggiori oneri legati al trasporto pubblico, 2,5 milioni alla mobilità sanitaria e 1,6 milioni al soccorso sulle piste da sci e discesa.
Il disegno di legge consentirà, inoltre, al comune di Arvier una deroga sui limiti assunzionali per dar gambe al progetto del Bando Borghi Pnrr. In particolare il comune potrà assumere personale a tempo determinato, attingere dalla graduatorie regionali, mentre la regione potrebbe distaccare, a propri costi, una unità di personale con competenze sui fondi europei.
Per il Castello di Introd la Regione ha stanziato i 3,6 milioni di euro necessari all’acquisto – l’atto di compravendita fra privati firmato l’anno scorso era di 4.8 milioni di euro – a cui si aggiungono 1,1 milioni di euro per i primi interventi utili alla fruibilità dell’opera.
Il dibattito in aula
Prima di abbandonare l’aula, la minoranza aveva avuto modo di snocciolare le critiche al provvedimento. “Questa Regione (e parlo di tutto l’apparato pubblico) avrebbe soprattutto bisogno di riforme volte, da un lato, a mettere al passo con i tempi e le tecnologie la propria organizzazione, dall’altro, a rendere più efficienti i processi di spesa pubblica (di ogni livello di governo). – sottolinea il vicecapogruppo della Lega VdA Stefano Aggravi – Scelte che necessitano prima di tutto di una importante dose di coraggio politico, nonché piena libertà di azione da vincoli più o meno “esterni”.
Erika Guichardaz, capogruppo di Pcp Erika Guichardaz evidenzia la mancanza di “interventi a sostegno delle persone e delle imprese in difficoltà e, invece, nulla andrà a loro: tanti piccoli interventi senza visione e programmazione e soprattutto che non intervengono sulle vere priorità e emergenze di cui hanno bisogno i valdostani”.
Parole condivise dal capogruppo di Forza Italia Vda Pierluigi Marquis: “Un robusto quantitativo di risorse che viene spalmato in diverse iniziative che afferiscono in particolare al comparto pubblico (manutenzione del territorio, trasferimenti agli enti locali). La Valle d’Aosta, però, è fatta anche di comparto privato: la nostra visione è quella di tenere conto di questo settore che produce ricchezza per far crescere la Valle. Con l’approccio di questa maggioranza, invece, si continua nel declino della Valle d’Aosta.”
Parzialmente soddisfatto il consigliere del gruppo misto Claudio Restano che evidenzia i passi avanti fatti con lo stanziamento a favore della “Maison de la montagne”, con costruzione della palestra ad uso singolo da destinare alle scuole è sicuramente importante, ma anche all’aumento dei fondi per la promozione turistica e per la crisi idrica. “I fondi destinati all’agricoltura, soprattutto per il mantenimento del patrimonio boschivo, denotano invece un’attenzione un po’ debole alla questione.”
A difendere dai banchi della maggioranza il provvedimento il capogruppo di Av VdAu Albert Chatrian: “Questo secondo assestamento è attento al territorio, alla montagna, agli enti locali e agli investimenti che l’Amministrazione regionale farà a servizio della comunità. Un provvedimento importante, che va a integrare scelte già effettuate con il bilancio triennale e che ne mette in campo di nuove”. Per Paolo Cretier di Fp Pd, questo provvedimento contiene “interventi di consolidamento amministrativo e funzionale, in segno di continuità, sui beni esistenti come testimoniano, ad esempio, gli aiuti per l’edilizia scolastica degli enti locali; per la sistemazione idraulica e la mitigazione dei rischi; per gli interventi di manutenzione delle strade, dei beni regionali per la vulnerabilità sismica; per la manutenzione del forte di Bard; per gli interventi sul patrimonio culturale e religioso.” Ricorda gli importanti “progetti futuri” che questo provvedimento permetterà di realizzare il capogruppo di Pour l’Autonomie Augusto Rollandin.
Difende invece le risorse stanziate per i comuni il Presidente della Regione Renzo Testolin: “Con questo assestamento, 90 milioni di euro saranno redistribuiti sul territorio, da parte della Regione e degli enti locali, e saranno messi a disposizione di bandi che consentiranno alle nostre aziende di lavorare e di mantenere l’occupazione. L’iniziativa principe è stata la volontà di dare risposte chiare ai Comuni affinché possano programmare la propria attività nei prossimi anni, senza doversi limitare all’esercizio in corso.”