Bilancio, Alpe: “Manca un disegno, la Giunta punta ad arrivare solo alle elezioni”

Il Gruppo Alpe ha illustrato ieri agli organi di stampa le proprie perplessità sul documento contabile che sarà al vaglio dell'Assemblea regionale la prossima settimana. "L'unica cosa che cresce sono le partecipazioni regionali".
Politica

"Questo è il bilancio di Augusto Rollandin, non oggetto di ampia convergenza, nemmeno all’interno della Giunta". Il Gruppo Alpe ha illustrato ieri agli organi di stampa le proprie perplessità sul documento contabile che sarà al vaglio dell’Assemblea regionale la prossima settimana.

"C’è stato il passaggio del tosaerba – ha sottolineato Roberto Louvin –  che ha dato una scorciata a quasi tutti i settori, ma senza operare delle scelte di sistema che andavamo fatte in questo momento." Secondo i dati forniti dal Gruppo, le spese di investimento nei prossimi tre anni si andranno a dimezzare, passando dai 536 milioni del 2010 ai 215, previsti per il 2015. "La Regione ha spento i motori  – continua Louvin – e sta andando a fare gli ultimi metri verso le elezioni regionali perché sarà questo un punto di svolta finanziaria".

Denuncia, inoltre, l’Alpe: "la Giunta ha scaricato la spesa sugli enti locali, ingabbiandola". I trasferimenti finanziari senza vincolo di finanza sono passati dal 75% del 2010 ai 45% del 2013, con i fondi Fospi tagliati dal 19% al 5%. "Un disegno chiaro e definito – ha sottolineato Albert Chatrian – con cui si chiedono le chiavi dei singoli comuni per portarle al secondo piano di Palazzo regionale (Ndr sede della Presidenza)"

Unica voce a salire, secondo Alpe, sono le partecipazioni azionarie e i conferimenti, passate dai 14 milioni di euro del 2010 ai 34 del 2015. "Una parte molto significativa della finanza pubblica – spiega Louvin –  non passa più attraverso i canali ordinari ma sempre più attraverso canali esterni, tutto è spostato di tavolo dove, anche qui, c’è un solo player, senza possibilità di controllo e di sindacato". Alpe chiede quindi di poter analizzare, come Consiglio intero, un bilancio consolidato che faccia luce anche sulle partecipate.

Il gruppo ha annunciato quindi di voler presentare in Consiglio regionale alcuni interventi per rivedere la politica di intervento della Regione Valle d’Aosta. E sul taglio del 10% dei contributi,  previsti dalle varie leggi di settori, Louvin ha spiegato come "si penalizzano determinati investimenti sui quali erano previste percentuali più basse che richiedevano, quindi, un maggiore sforzo da parte del privato".

Tra gli altri dati presentati dall’Alpe, quelli sul settore Artigianato dove le spese sono state dimezzate, passando dai 7,6 milioni del 2010 ai 3 milioni di euro del 2015, l’istruzione universitaria con un calo di risorse di 5 milioni dal 2010 al 2015, la mobilità e in particolare il trasporto ferroviario con 900 mila euro in meno nei prossimi anni. Situazione ben peggiore per l’Agricoltura dove gli stanziamenti passano dagli 85 del 2010 ai 23,5  milioni di euro del 2015. "Qui evidentemente un disegno c’è – ha ironizzato Chatrian – ed è che la trippa per gatti non si trova più in questo settore".

 

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