Cartà d’identità elettronica, nuovo appello al ministro Maroni

Ancora nessuna soluzione in vista per i “fortunati” possessori del documento magnetico, respinti alle frontiere di numerosi paesi, Svizzera compresa. Il presidente della Regione ha nuovamente sollecitato in proposito Roberto Maroni.
Augusto Rollandin - Presidente della Regione autonoma Valle d'Aosta
Politica

Quando alcuni anni fa il comune di Aosta aderì alla sperimentazione sulle carte d'identità elettronica nessuno avrebbe immaginato che ciò che allora appariva quasi come un privilegio si sarebbe trasformato, almeno per il momento, in una palla al piede. In occasione delle vacanze estive molti valdostani si sono scontrati con un ostacolo burocratico imprevisto, dal momento che il foglio d'accompagnamento del documento d'identità, un semplice foglio A4 facilmente falsificabile, non è considerato valido in diversi paesi extraeuropei. Il presidente della Regione, Augusto Rollandin, ha nuovamente rivolto un appello al ministro degli Interni per sollecitare una soluzione al problema e porre fine, si legge nella lettera inviata a Roberto Maroni, "ai disagi causati ai cittadini di Aosta, anche per non sminuire concretamente l'intero progetto relativo all'introduzione del documento elettronico. Già nel mese di agosto avevamo chiesto al Ministero di assumere a proprio carico i costi derivanti dalla sostituzione delle Carte in scadenza, per i cittadini che ne facessero richiesta".

Intanto la lista dei paesi che non riconoscono l'attestato di proroga della validità della carta d'identità elettronica rilasciato dai Comuni comprende, secondo la questura di Aosta, la Svizzera (nonostante abbia aderito al trattato di Shengen), l'Egitto, la Croazia, la Turchia, la Tunisia e la Romania.
La situazione resterà invariata fino a che il ministero degli Interni non troverà il modo di mettere una toppa a questa situazione, in verità piuttosto imbarazzante.

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