Casinò, il concordato preventivo “congela” gli stipendi di ottobre
Quattro ore di audizione, e sono poche le risposte che escono dalla IV Commissione “Sviluppo economico”. L’argomento – ovviamente scottante – era il Casinò de la Vallée, con i vertici che escono dalla riunione in Regione quasi completamente silenti.
Un dato, però, emerge: la procedura di concordato preventivo – l’ultimo tentativo di salvare la Casa da gioco dal “Rien ne va plus” definitivo – di fatto congela gli stipendi di ottobre.
Non dice niente il Collegio sindacale, come non parlano né il Direttore del Casinò né quello del ramo alberghiero. Poco loquace anche il nuovo Amministratore unico Filippo Rolando, che dopo quasi due ore e mezza di “vis à vis” con la Commissione, ai microfoni, spiega come la palla, ora, sia passata nelle mani di via Ollietti: “Non possiamo procedere con i pagamenti – spiega -, la risposta arriverà dal tribunale, speriamo presto”.
Anche sul Piano per la Casa da gioco il nuovo Au è parco di parole: “Ci sono 120 giorni massimi per presentarlo – spiega ancora – ma non dipende dalle nostre scelte”.
Spiega invece qualcosa in più il Presidente della “quarta”, Pierluigi Marquis: “Oggi abbiamo cercato di fare il punto della situazione con l’Amministratore. È stata scelta una strada che non è priva di insidie, ma dobbiamo fare di tutto per salvare il Casinò, fondamentale a livello turistico e a livello di ricadute. Siamo entrati nel merito della procedura e delle scelte dell’Au nel breve lasso di tempo dal suo insediamento”.
Direzione, quella del concordato preventivo, ben lontana da quella che Marquis aveva in mente – il finanziamento attraverso l’ultima tranche da 6 milioni in direzione Saint-Vincent -: “Appartiene al passato, il governo regionale ha scelto un’altra strada che, viste le insidie, non auspicavamo”.
E sugli stipendi bloccati aggiunge: “L’Amministratore si è preso carico di una oggettiva difficoltà a procedere con i pagamenti, perché è necessario attendere dal tribunale la chiusura della procedura”.