Valzer di poltrone a Piazza Deffeyes: dopo un fine settimana passato a limare gli ultimi dettagli il Presidente della Regione Augusto Rollandin sembra aver finalmente trovato una quadra sulla formazione del nuovo governo regionale. Pare ormai cosa fatta l’ingresso in Giunta di Ego Perron, uno dei sei “responsabili” poi rientrati nei ranghi, che andrà a sostituire Mauro Baccega al Bilancio e Finanze, recuperando anche le deleghe al Casinò. A sua volta Baccega traslocherà alle Opere Pubbliche, al posto di Marco Viérin, destinato alla Presidenza del Consiglio regionale, dove probabilmente ci sarà un avvicendamento tra il vice-presidente André Lanièce e il segretario David Follien. Chiuderà il cerchio lo spostamento di Emily Rini all’assessorato Istruzione e Cultura, come confermato anche dalle dimissioni rassegnate nel primo pomeriggio di oggi. L’ormai ex assessore Joel Farcoz dovrà invece accontentarsi della Presidenza della I Commissione permanente, "Istituzioni e autonomia". Rimarranno al loro posto Aurelio Marguerettaz (Turismo), Antonio Fosson (Sanità), Renzo Testolin (Agricoltura) e l’assessore in quota Edelweiss Pierluigi Marquis (Attività Produttive).
“È stato per me un onore presiedere la massima istituzione della democrazia rappresentativa della nostra Valle – ha spiegato Emily Rini in una nota –: un ruolo prestigioso che ho cercato di svolgere con profondo impegno e serietà, in un periodo di grande difficoltà per la nostra Regione. Ritengo oggi opportuno rassegnare le mie dimissioni da Presidente, animata da un senso di responsabilità nei confronti del mio Movimento, l’Union Valdôtaine, e della coalizione di maggioranza, con l’auspicio che la crisi politica possa essere risolta al più presto per riprendere a lavorare negli interessi della Valle d’Aosta e della nostra comunità”.
Il primo punto all’ordine del giorno del Consiglio regionale straordinario convocato per domani alle ore 15, quindi, sarà proprio la presa d’atto delle dimissioni del Presidente del Consiglio regionale e la sua sostituzione. Poi sarà la volta del voto sui nuovi assessori. Un voto per niente scontato, visto il clima di tensione che questi spostamenti hanno generato all’interno della maggioranza. In fondo domani, come il 26 marzo scorso, basterà un voto soltanto per mandare di nuovo tutto all’aria.
Consiglio regionale del 23 aprile 2014
