Coronavirus e classificazione zone, Lavevaz: “Servono nuovi e più snelli meccanismi”
Nuovi e più snelli meccanismi che definiscano la classificazione in zone delle regioni. E’ la richiesta che le regioni portano al neo Governo Draghi. A spiegare i contenuti dei confronti avuti in questi giorni è stato in Consiglio Valle il Presidente della Regione Erik Lavevaz.
“Sabato sera si è tenuta una riunione della Conferenza delle Regioni per preparare un documento da presentare nella prima riunione utile della Conferenza Stato Regioni la cui convocazione era già stata sollecitata subito dopo il voto di fiducia al Governo” ha detto Lavevaz.
Oltre a prendere atto del fatto che la “campagna vaccinale sta andando troppo a rilento e non per problemi organizzativi ma per l’approvvigionamento delle dosi che spetta al governo” le regioni hanno convenuto sulla necessità di “rivedere la tempistica per adozione dei provvedimenti di classificazione delle zone e delle relative ordinanze, che devono essere conosciute con congruo anticipo dei cittadini delle imprese dei diversi territori regionali”.
Le regioni chiedono inoltre una revisione dei parametri e del sistema delle zone “nel senso della semplificazione, passando anche da una revisione dei protocolli per la regolazione delle riaperture”.
Il Presidente della Regione ha proseguito: “Nel documento viene indicata anche la possibilità di provvedere a misure più stringenti per contesti territoriali specifici, sulla base di analisi scientifiche, tenendo conto comunque dell’esperienza pregressa, in particolare per quanto riguarda le riaperture: alcune attività sono chiuse da mesi, bisogna avere la massima attenzione e garantire indennizzi tempestivi. È poi necessaria una revisione degli scenari di rischio per l’attività scolastica e universitaria.”
Sollecitato dal consigliere della Lega VdA Stefano Aggravi, il presidente della Regione è entrato nel merito anche della questione delle aperture serali dei ristoranti, che ha visto in questi giorni il pressing di alcuni governatori e gruppi politici.
“La logica del CTS è che bisogna cercare di limitare tutti gli spostamenti non necessario, quindi, la sera è un surplus, nel senso che uno va al ristorante per farsi la passeggiata, mentre invece a pranzo il ristorante serve per la gente che lavora”.
Infine Lavevaz ha informato l’aula dell’intenzione di chiedere un incontro con la Ministra Gelmini per la riattivazione della commissione paritetica. “Ci siamo sentiti a inizio settimana anche con riguarda alla legge 11 (Nda l’impugnativa si è discussa ieri alla Consulta). Appena la Ministra di darà la disponibilità ad un incontro faremo il punto sulle diverse questioni aperte, fra le altre, non meno importante, anche la questione dei rapporti economici con lo Stato anche riferimento alla situazione epidemiologica”.