Acquedotto Corso Lancieri, il Sindaco incontra i commercianti. Pronti due interventi risolutivi
Un incontro per risolvere una situazione divenuta ormai ingestibile, a ridosso delle festività natalizie. Ed il problema, forse, ha trovato una soluzione.
Da un lato il Sindaco di Aosta Fulvio Centoz, assieme al suo assessore all'Ambiente Delio Donzel e al dirigente al Servizio Acquedotto Marco Framarin; dall'altra i rappresentanti di 37 attività commerciali di corso Lancieri – che hanno firmato una richiesta di intervento, – stanchi delle continue perdite della rete idrica e delle interruzioni del servizio patite quest'anno. Presenti all'incontro anche un rappresentante dell'Irv e di Cna.
Problema di vetustà dell'acquedotto, ha spiegato più volte Framarin, ma anche, più prosaicamente, di soldi. Rifare il tratto di corso Lancieri, lungo circa 800 metri, avrebbe infatti un prezzo inavvicinabile per le casse del Comune di Aosta: 500mila euro.
La soluzione sta nel mezzo, con l'amministrazione che ha deciso di stanziare subito poco meno di 40mila euro – uno stanziamento urgente che sta nel limite per non dover aprire una gara di appalto ma andare avanti con un affidamento diretto – per un primo intervento, a coprire 120 metri, da via Kaolack a via Binel, con l'impresa che ha già iniziato a lavorare e che dovrebbe terminare entro metà dicembre.
L'altra parte dei lavori di sostituzione dell'acquedotto tra via Binel e via Garin necessita di un passaggio all'interno del Bacino Imbrifero Montano, o di un cambio d'uso dei fondi per le fognature e che quindi andrebbe a ricadere sul prossimo anno, a bilancio nuovo approvato. L'auspicio del governo Centoz è quello di chiudere questa parte entro giugno 2017: “Dopo il primo intervento risolutivo – spiega il Sindaco di Aosta – l'ipotesi è quella di chiedere un finanziamento al Bim o attraverso un muto alla Cassa Depositi e Prestiti. Se dovesse passare la seconda possibilità, tra accensione del mutuo e gara d'appalto pensiamo di poter chiudere i lavori a giugno”.
Dalla loro i commercianti chiedono però qualche certezza: l'avviso di interruzione dell'erogazione dell'acqua con maggior anticipo – la prima prevista per giovedì 1° dicembre e l'altra la settimana seguente – e che tale chiusura non sia troppo a ridosso dell'8 dicembre, festivo. Altra richiesta, che ha avuto – pare – un'accoglienza assai più tiepida, è quella di ottenere uno sconto sulla fatturazione dell'acqua, visti i problemi ed i disservizi continui che gli esercenti hanno vissuto.
“Cercheremo di intervenire creando meno disagi possibile – chiude Centoz ottimista – ma sappiamo che alcuni saranno inevitabili. Sono stati incontri proficui perché è un problema da risolvere, non si può continuare a prorogare”.