Dalla Chambre suggestioni ai candidati per riportare al centro lavoro e imprese
Con l’obiettivo di "dare dare voce alle oltre 13000 mila imprese operanti sul territorio valdostano" la Chambre ha inviato nei giorni scorsi ai candidati alle prossime elezioni politiche un documento con alcune suggestioni per rimettere al centro dell’azione politica il lavoro e le imprese.
Il documento parte dal tema della semplificazione normativa. "Tra le principali criticità evidenziate dalle aziende – si legge nel testo inviato ai candidati – vi è quella legata ad una burocrazia complessa e troppo spesso nebulosa nelle procedure e nei contenuti." Criticità che potrebbe essere risolta dando piena attuazione "alla riforma organizzativa degli sportelli unici, al potenziamento dell’e-government, attraverso un’attenta analisi dei processi per eliminare la cosiddetta “burocrazia inutile” ed armonizzare le procedure evitando di costringere le aziende a consegnare dieci volte lo stesso documento. "
Altra suggestione arriva sul fronte investimenti e credito. "E’ necessario intervenire – spiega la Chambre – per superare una situazione nella quale le piccole e medie imprese, che costituiscono la parte più vitale del tessuto economico, trovano grandi difficoltà a reperire sul mercato i capitali necessari a riqualificare ed espandere la propria attività." Le imprese chiedono "una normativa nazionale sulla montagna che preveda politiche di sostegno alle PMI che operano in località montane, a sistemi di incentivazione fiscale, allo sblocco dei pagamenti dovuti dalla Pubblica Amministrazione (48 miliardi a livello nazionale), ad una facilitazione di accesso al credito anche attraverso il rafforzamento del sistema dei consorzi fidi, ad un più efficace utilizzazione dei fondi europei, anche prevedendo un plafond per il regime di aiuti in de-minimis più alto per le aziende operanti in montagna, ad una attenta valutazione delle ricadute di ogni singola iniziativa al fine di valutarne la bontà o meno, allo sviluppo di politiche di rilancio e di rivitalizzazione dei processi economici anche attraverso servizi finalizzati ad offrire ai cittadini e alle imprese una condizione operativa migliore, e capitalizzando le conoscenze maturate in tematiche estremamente specializzate (ad esempio edilizia caratteristica alpina)".
Sul fronte della fiscalità il documento pone l’accento sull’esigenza di "intervenire per alleggerire i costi delle imprese. Adeguamento di IMU e tassa rifiuti, compenso dei crediti Iva con debiti relativi ad imposte e contributi di natura diversa, defiscalizzazione per rilanciare aree in crisi, riduzione dell’IRPEF sui redditi più bassi, cancellazione dell’IRAP che grava sull’occupazione, taglio del costo del lavoro, abbattimento dei costi amministrativi nel ramo fiscale, revisione della normativa che impone i pagamenti a 30 o 60 giorni in tutti i rapporti business to business del settore agroalimentare e rilancio delle liberalizzazione".
Anche l’accesso al lavoro va riformato per "superare la rigidità dell’ordinamento introdotte dalla recente riforma del lavoro introducendo ad esempio nuova flessibilità negli orari di lavoro". Di sfida di grande importanza parla invece il documento riferendosi alle infrastrutture e ai trasporti. "Appare quindi improcrastinabile – sottolinea la Chambre – la definizione di linee d’azione concrete e fattibili per un miglioramento dei collegamenti da e per la Valle d’Aosta, siano essi su gomma, rotaia o aerea, in un ottica di diminuzione dei tempi di percorrenza, riduzione dei costi e aumento dell’offerta. "
Infine suggestioni arrivano per "mantenere il difficile equilibrio tra tradizione e modernità" e nel campo dell’innovazione dell’internazionalizzazione, "elementi ormai imprescindibili per la crescita del comparto imprenditoriale".