Elezioni comunali, sotto il Cervino si va con i “piedi di piombo”
I dieci comuni – Valtournenche infatti ha votato nel 2018 – sono al lavoro per capire da un lato quali sindaci sono in corsa per la fusciacca, quali liste fare e come assemblarle con un sogno nel cassetto: cercare di puntare verso liste uniche.
Il dato interessante è un altro, tra riconferme e Primi cittadini a fine mandato, gli amministratori si tengono ben lontani dalle Elezioni regionali che sembrano non interessare nessuno.
A Saint-Vincent si prospetta lo scontro più duro
I paesi con le situazioni più “frizzanti” sono ovviamente Saint-Vincent e Châtillon. Nella cittadina termale lo scontro che da mesi blocca il Consiglio comunale è pronto a trasferirsi nella campagna elettorale.
Il sindaco Mario Borgio, bersaglio degli attacchi della minoranza, ma non solo, deve ancora sciogliere il nodo su un’eventuale ricandidatura, che difficilmente però sarà da primo cittadino.
“Non lo so. – dice – Il buon senso sarebbe che non mi presentassi, ma l’esperienza degli ultimi sei mesi in Consiglio, in cui la minoranza rappresenta comunque delle possibili alternative, mi terrorizza. Questi non sono capaci di leggere il presente, figurarsi se riescono a leggere il futuro”.
A lavorare per raccogliere il testimone dal sindaco c’è fra gli altri l’Assessore Paolo Rollandin: “Stiamo lavorando ad una lista” conferma Rollandin “L’eredità che ci lascia Mario è importante e non possiamo disperderla. Ci sono diverse cose da portare avanti e concludere. Non abbiamo però ancora deciso chi farà cosa. Sicuramente sarà una lista di persone competenti e serie, che non appartengono a partiti.”
Sul fronte opposto è al lavoro per una lista civica Luciano Caveri. Il progetto dell’ex presidente della Regione sta raccogliendo l’interesse dell’Uv e della Lega, la seconda però al momento sta più sull’uscio ad osservare. A far parte della squadra c’è fra gli altri il consigliere di opposizione Maurizio Castiglioni.
Non è da escludere al momento come le attuali divisioni in Consiglio comunale possano dar vita anche ad una terza lista.
Lista unica a Châtillon?
A Châtillon, dove l’attuale primo cittadino Tamara Lanaro ha già fatto sapere di non voler proseguire l’esperienza in amministrazione, un gruppo civico di rappresentanti della realtà socio economica è al lavoro con la maggioranza uscente e la minoranza per dare vita ad una lista unica. Le bocche sono però cucite.
Antey-Saint-André, Bertuletti al lavoro ma occhio agli ex
In sella, pronto per un secondo mandato alla guida di Antey-Saint-André, il Sindaco uscente Mario Bertuletti è alla caccia di “papabili” per formare la sua lista da presentare agli elettori.
Voci dal paese attraversato dal Marmore parlano di un possibile “ritorno di fiamma” di Marco Poletto, che di Antey fu Sindaco dal ’95 al 2000, pronto invece a spingere una sua lista nella quale potrebbe trovare posto Claudine Brunod, “figlia d’arte” dell’ex Primo cittadino Roberto, alla guida del Comune dal 1986 al ’95 e poi dal 2000 al 2015.
Una “ascia di guerra” seppellita tra gli scorsi due sindaci, avversari giusto vent’anni fa?
Chambave, Vesan punta alla riconferma
A Chambave i giochi sembrano invece già fatti, salvo sorprese. Il Sindaco uscente Marco Vesan si è reso disponibile per il suo secondo mandato, e per il momento la lista è unica, sebbene sia forse un po’ presto: “Abbiamo già il gruppo fatto – spiega –, per ora ci siamo noi e siamo riusciti ad ottenere una grande partecipazione e diversi giovani”.
Anche qui la “tentazione” Regionali è ben lontana, con Vesan che risponde sorridendo: “No, no, sto bene dove sto, grazie”.
Chamois, Ducly ha finito in mandati. Si lavora per una lista unica
Anche a Chamois si cerca ancora di trovare una “quadra”. La certezza è una sola, il Sindaco uscente Remo Ducly non sarà della partita, avendo raggiunto il limite di mandati.
Per il futuro prossimo qualcosa si muove, ma lo stesso Primo cittadino chiama cautela: “Per questi ragionamenti è ancora troppo presto – spiega –, a Chamois ci sono tante piccole cose ancora da mandare avanti, e troppe voci si rincorrono”.
L’auspicio è quello all’unità di intenti: “Da un certo punto di vista sarebbe bene avere un’unica lista – prosegue Ducly –, anche in contrapposizione con la poca stabilità regionale che si è fatta sentire. Ci vuole però la volontà delle persone e ci va del tempo da dedicare al Comune in un momento in cui amministrare è difficile per tutti. Si sta cercando di chiudere per una lista sola, ma dipende se si riusciranno ad appianare le divergenze”.
Ducly che allontana anche la possibilità di tentare l’elezione in piazza Deffeyes: “Proprio non mi interessa. Anzi, ai politici regionali farebbe bene vivere un passaggio nei Comuni”.
Lista unica anche a La Magdeleine?
Discorso non dissimile a La Magdeleine, dal momento che anche qui il Sindaco Edi Dujany, come spiega lui stesso è “a fine carriera”.
“L’ideale – spiega Dujany – sarebbe quello di avere una lista unica, qui siamo talmente pochi che dividersi sarebbe controproducente. Stiamo lavorando per vedere se c’è la possibilità, sperando che vada meglio della volta scorsa in cui di liste ce n’erano tre. Margini per lavorare ci sono, perché in minoranza ci sono molte persone capaci ed è importante che ognuno metta le sue idee”.
I nomi che si fanno in paese per il post-Ducly potrebbero essere quelli del consigliere di minoranza (ed ex Assessore) Mauro Duroux e di Anna Chiaraviglio, che già indossò la fusciacca di Sindaca de La Magdeleine dal 1995 al 2005.
Saint-Denis, Thiébat è pronto a candidarsi. L’incognita sono i dissidi interni, e spunta la Lega
Situazione più complessa in quel di Saint-Denis, dove il Sindaco uscente Franco Thiébat sta per chiudere il suo secondo mandato all’ombra del Castello di Cly e si è reso disponibile per il suo terzo ed ultimo giro.
Thiébat sta lavorando ad una lista unica che riconfermi il Consiglio comunale in uscita, anche se non mette un veto sul suo nome. Per arrivare alla lista unica c’è però lo “scoglio” dei dissidi interni nati con Guido Théodule, che nel 2015 fu il secondo più votato ed escluso dalla Giunta, salvo poi entrarvici nel 2018.
Tra i due “litiganti” alla ricerca di una sintesi potrebbe però spuntare fuori dal cilindro una lista a trazione Lega, che spifferi di paese danno al lavoro per la costruzione di una lista.
A Pontey Rudy Tillier è a fine corsa
L’unica certezza a Pontey è che Rudy Tillier non sarà più sindaco. “Sono al termine dei tre mandati – spiega il primo cittadino e in questo momento non ho altre aspirazioni. Al massimo metto a disposizione la mia esperienza, ma anche stando fuori dal Consiglio”. La speranza è che il testimone venga raccolto da uno degli uscenti. “Non seguendo però direttamente le cose, non so se e chi stia lavorando”. Anche dall’opposizione la capogruppo Mary Stagnoli non vuole anticipare nulla sul lavoro in corso.
A Torgnon tutto tace
A Torgnon non c’è voglia di svelare le trattative in corso. “Noi non abbiamo ancora deciso” spiega il sindaco Daniel Perrin. “Tutti insieme faremo delle valutazioni, ma le abbiamo rimandate a dopo il periodo di Carnevale”.
Anche in minoranza il quadro non è ancora chiaro. “Ci stiamo trovando con il gruppo già candidato nel 2015, – racconta Lorena Engaz, capogruppo di minoranza – ma non c’è ancora nulla di formalizzato. C’è la volontà di fare qualcosa, ma anche qui registriamo che le persone hanno sempre meno voglia e tempo per impegnarsi in politica.” Al momento non ci sono contatti fra minoranza e maggioranza. “Noi non chiudiamo le porte a nessuno”.
L’opposizione potrebbe perdere Cristina Machet. La segretaria comunale di Valtournenche si è, infatti, messa in aspettativa lunedì scorso, come previsto dalla normativa, per darsi il tempo di riflettere sull’eventuale candidatura alle prossime regionali.
Riflessione in corso a Verrayes
“Non ho ancora preso una decisione” dice Wanda Chapellu, che dal 20 dicembre scorso ha raccolto il testimone da Erik Lavevaz, passato dal Comune a Piazza Deffeyes. “Come gruppo uscente e come movimento abbiamo iniziato da poco a parlarne. Stiamo cercando di capire anche se dal territorio arrivano adesioni al progetto”. Alle ultime comunali ci fu una sola lista unica. “Grossi movimenti al momento non ne registro, se ci dovesse essere un’altra lista saremo gli ultimi a saperlo”.
(Articolo di Silvia Savoye e Luca Ventrice)