Elezioni politiche, l’UDC corre da solo: “Scelta dettata da coerenza e identità”
“Rispetto al 2008, quando appoggiammo le forze autonomiste di maggioranza, abbiamo deciso di presentarci da soli, con i nostri candidati, per una questione d’identità e di coerenza”. Luca Bringhen, candidato alla Camera dei Deputati per l’UDC in Valle d’Aosta insieme a Luigi Bracci, candidato al Senato, ha motivato così, questo pomeriggio, durante la presentazione ufficiale della propria lista, la decisione del suo partito di correre “da solo” alle prossime elezioni politiche.
“Non c’è coerenza nella coalizione autonomista – ha continuato Bringhen – basta guardare ai giochetti del PDL, spaccato al suo interno, che sostiene una desistenza smentita nei fatti dal supporto a candidati che poco hanno a che fare con la Valle d’Aosta (il riferimento è a Giorgia Meloni, ndr). Allo stesso modo, guardando a sinistra, il PD ha firmato un accordo con Bersani, salvo poi sentire dallo stesso leader che vuole eliminare i privilegi delle Regioni a Statuto speciale”.
Ma è veramente soltanto una questione di principi? A fare chiarezza ci ha pensato Piero Vicquéry, segretario regionale del movimento. “Abbiamo avuto dei contatti con il referente locale della lista Monti, (Vasco Cannatà, Presidente regionale di Italia Futura, ndr) ma poi non siamo arrivati a un accordo per andare alle elezioni con un candidato per ciascuna forza politica, e così abbiamo preferito avere due candidati nostri. Siamo consapevoli di non avere possibilità di vittoria, ma ci proveremo comunque”.
Quindi l’UDC punta a “contarsi” in vista delle regionali? “No, la soglia di sbarramento è troppo alta – ha ribattuto ancora Vicquéry – valuteremo più avanti eventuali alleanze. Questa delle politiche è una delle poche occasioni di visibilità che partiti piccoli come il nostro possono avere in realtà come la Valle d’Aosta”.
Entrando nei dettagli del programma, Bringhen ha spiegato poi che l’UDC è “contro le promesse facili: puntiamo al concreto partendo da valori fondamentali come la famiglia e la solidarietà, con la volontà di cambiare il modo di amministrare il paese. Basta fare leva sulle tasse, è arrivato il momento della crescita, agevolando il percorso delle imprese ed eliminando la burocrazia”. Nello specifico, guardando alla nostra Regione, Bracci ha voluto precisare che “anche l’UDC è per la difesa dell’Autonomia e a questo proposito vorremmo far capire agli elettori che lo stesso Monti non ha preso di mira la Valle d’Aosta, come sostenuto da molti sia a destra che a sinistra, ma ha cercato di diminuire gli sprechi e di tagliare la spesa pubblica in maniera lineare, in tutte le Regioni. Ha fatto il lavoro sporco che nessuno voleva fare, ci ha messo la faccia, ma le magagne vengono da più lontano e non possono di certo essere imputate a lui”.