Dissenso e riprovazione sono le parole espresse dalla segreteria regionale della FLC CGIL per il disegno di legge del Governo Berlusconi che vuole portare alla schedatura dei Rom e Sinti presenti in Italia attraverso la rilevazione delle impronte digitali, “come in uso – si legge nella nota del sindacato – per i criminali”.
“Il provvedimento – continua – rivolto anche ai bambini e a tutti i minori che finora, anche se privi di documenti, hanno potuto frequentare la scuola pubblica del nostro paese è inaccettabile ed in totale contrasto con la Convenzione Internazionale per i Diritti del Fanciullo, promulgata nel 1989 dall’ONU e ratificata dallo Stato italiano, e con la stessa Costituzione”
La segreteria regionale si unisce quindi all’appello lanciato dall’Arci e dall’Aned che chiede il ritiro delle ordinanze previste nel piano sicurezza del governo.