I lavoratori di tutti i comparti dei Ministeri, della Agenzie fiscali e degli enti pubblici saranno chiamati dalla Cgil funzione pubblica i prossimi 9 e 10 febbraio a prendere parte al referendum consultivo sul contratto 2008/2009 che lo stesso sindacato si èrifiutato di firmare.
“Sarà una straordinaria occasione – si legge in una nota della Cgil – per poter esprimere formalmente la propria opinione su un contratto che non tutela il potere d’acquisto delle retribuzioni (l’aumento sarà pari alla metà dell’inflazione reale del biennio), non da alcuna certezza sul recupero delle somme legate al salario accessorio tagliato dall’ormai famoso decreto Brunetta (ora Legge 133/2008), non dice nulla a proposito dei quasi 60.000 lavoratori precari che dal 1° luglio 2009 perderanno il posto di lavoro.”
“Votando NO agli accordi già sottoscritti dalle altre Organizzazioni Sindacali – ricorda la nota – i dipendenti pubblici avranno la possibilità di esplicitare il proprio dissenso rispetto ai contenuti di un contratto sottoscritto sostanzialmente a perdere.”