Nulla sarà più come prima. E’ quanto si è sentito ripetere più volte oggi in Consiglio regionale durante i lavori di approvazione del rendiconto 2012 e dell’assestamento di bilancio. Il primo provvedimento è stato licenziato con il voto contrario di Alpe e Pd e l’astensione dell’Uvp mentre il secondo articolato ha visto tutta l’opposizione compatta nel suo voto contrario.
“Il rendiconto – ha spiegato l’Assessore regionale alle Finanze, Leonardo La Torre – segna un punto di rottura da un modello di amministrazione che è stato ad uno che sarà, e che non ci è dato al momento conoscere. “
Secondo l’Assessore alle Finanze “la rotta dopo il giugno 2013 va tracciata partendo dalla Statuto speciale. Il patto di stabilità è il primo problema da affrontare con lo Stato perché la sua applicazione lede il nostro diritto all’autodeterminazione. Non si può negare allo stato la possibilità di tassare la Valle d’Aosta ma vanno messi in discussione i parametri che ci vengono applicati”.
Dall’opposizione Albert Chatrian di Alpe ha sottolineato come “la legislatura si sia aperta con i fuochi d’artificio e si chiude su uno scenario di crisi. La scialuppa del Pdl non ha salvato il pilota dai pirati né dall’ammutinamento di una parte dei suoi”. Intervento dedicato alle controllate quello di Chatrian che ha ricordato come vadano “sostenute solo quelle società che sono strategiche per gli interessi collettivi’.
Carmela Fontana ha puntato il dito contro la spesa sanitaria che può essere ridotta “attraverso gare pubbliche chiare e un minore ricorso ai consulenti esterni”. Il Capogruppo del Pd ha segnalato il mancato rispetto nel 2011 dell’obiettivo fissato di ridurre la spesa per il personale, spesa che per 13 milioni è costituita da assunzioni atipiche e per 12 milioni da consulenze.
Per Andrea Rosset dell’Uvp “non bisogna drammatizzare ma neppure minimizzare la situazione. Oggi siamo più poveri e con un calo di fiducia verso l’azione del Governo Rollandin. Per gli anni a venire servirà un cambio profondo di metodi e contenuti. “
"Accantonare i progetti faraonici che potevano avere un senso a inizio legislatura ma che ora non possiamo più permetterci”. E’ la richiesta arrivata da Francesco Salzone di Stella Alpina che ha anche auspicato una maggiore collaborazione fra le forze politiche. “Se la crisi morderà saremo obbligati a sederci allo stesso tavolo per ripensare il sistema Valle d’Aosta”.
Di occasioni perse e di soldi sprecati ha parlato Massimo Lattanzi. “Soldi che potevano essere usati per affrontare meglio la crisi” ha spiegato il capogruppo del Pdl nonché relatore del disegno di legge. “La prossima legislatura – ha sottolineato Lattanzi – dovrà essere di profonde riforme a cominciare dalla macchina burocratica che ora viaggia in banda ristretta.”
A chiudere il giro di interventi della mattinata è stato il Presidente della Regione, Augusto Rollandin. “ Con questa seduta si chiude questa legislatura e si apre la campagna elettorale per la prossima” ha esordito il Presidente. Rollandin ha poi ricordato come i documenti contabili per la prima volta hanno visto in questa legislatura il controllo terzo da parte della Corte di Conti. “Il rapporto con le controllate o quello con l’Usl nella relazione è chiaro e i controlli hanno dato esiti positivi”.
Sulla legislatura il Presidente della Regione ha detto che “come maggioranza si è portato regolarmente a termine quanto scritto nel programma" mentre sulle grandi opere ha sottolineato che “bisogna fare una riflessione, perché non si può avere la stessa disponibilità dei tempi in cui sono state programmate. Le risorse non aumenteranno se non facendo ricorso ai piani di politica europea. “
Via libera alla trasformazione dell’Inva in Consip regionale
Tra gli emendamenti proposti e approvati all’interno dell’assestamento di bilancio è passato il provvedimento che spiana la strada alla trasformazione di Inva nella Consip regionale e fa slittare al 31 dicembre 2013 la normativa nazionale per la creazione di una Centrale di acquisto regionale.
Niente tagli per i manager delle partecipate
Sulle controllate invece l’aula ha bocciato l’emendamento proposto da Alpe, Pd e Uvp che proponeva di ridurre i compensi degli amministratori delle società controllate, anche indirettamente, a un importo non superiore a 160mila euro. "Poteva essere – ha ricordato Raimondo Donzel – un segnale all’impegno che ci eravamo presi".
Via libera invece all’emendamento della seconda commissione che prevede per le società in house regionali l’obbligo entro il 31 ottobre di ciascun anno di trasmettere alla Regione la bozza di programma operativo strategico triennale, la bozza di programma esecutivo annuale e la relazione semestrale sul generale andamento della gestione.