Il Consiglio regionale vara il suo bilancio

Il documento, approvato con la sola astensione del Gruppo Alpe, si attesta sul valore di 21.177.000 euro, di cui 17.128.000 per entrate e spese effettive e 4.049.000 per partite di giro. Dall'Alpe e dal Pd richiesta di maggiore trasparenza.
Consiglio regionale
Politica

Con la sola astensione del gruppo Alpe, il Consiglio regionale ha approvato questa mattina, in apertura dei lavori, il Bilancio preventivo dell’Assemblea per il 2013.

"Un bilancio serio – ha spiegato il Presidente del Consiglio Valle, Emily Rini –  che nella sua rigidità tiene conto delle difficoltà del momento. Con questo documento contabile intendiamo fare la nostra parte come abbiamo fatto in questi anni per dare risposte concrete e puntuali alla comunità."

Il documento si attesta sul valore di 21.177.000 euro, di cui 17.128.000 per entrate e spese effettive e 4.049.000 per partite di giro. Le spese fisse, relative ai costi del personale, agli emolumenti ordinari dei consiglieri regionali, ai contributi ai gruppi, agli oneri per la gestione della Consulta regionale per le pari opportunità, dell’Ufficio del Difensore civico, del Corecom e per la gestione del sistema informativo del Consiglio, ammontano a 14.960.300 euro, corrispondenti all’87,36% della spesa generale. cLe spese variabili ovvero quelle a carattere più discrezionale, relative a iniziative istituzionali e culturali, a pubblicazioni editoriali, a spese di rappresentanza, di consulenze, di acquisto mobili e di ampliamento della sede del Consiglio regionale, ammontano complessivamente a 2.167.700 euro (12,64% della spesa generale). I costi variabili sono stati tagliati di circa un milione di euro (ossia del 31 per cento), passando da 3.132.459 euro del 2009 a 2.167.700 euro per il 2013. Anche i costi fissi hanno  un contenimento per effetto della variazione delle indennità parlamentari e dell’applicazione della legge regionale del 2011 sulle indennità dei consiglieri, che è stato di 390.000 euro, ossia l’8,15 per cento. Conseguentemente sono state ridotte anche le indennità per i membri del Corecom e per il Difensore civico.

Per il consigliere dell’Alpe, Alberto Bertin però "questo documento non si discosta dagli anni passati e infatti pareggia sulla cifra di 21 milioni di euro come l’anno scorso, salvo un piccolo aumento. Nonostante numerosi annunci, rispetto al contenimento dei costi della politica, dobbiamo prendere atto come il  bilancio rimane invariato e non produce quei tagli per dare credibilità alla politica e dare risposte alla comunità. Critiche dall’Alpe sono arrivate poi per le manifestazioni, promosse o patrocinate dal Consiglio. "Ancora non si capisce – ha sottolineato Bertin –  il valore istituzionale di molte manifestazioni". Infine l’Alpe ha annunciato che ripresenterà la proposta di modifica del regolamento dell’Ufficio di Presidenza per rendere pubbliche le delibere della stessa. "Come i cittadini del Lazio anche quelli della Valle d’Aosta hanno molta difficoltà a capire cosa succede in Consiglio."

Nel dibattito è intervento anche Gianni Rigo del Partito democratico per sottolineare i tempi stretti di confronto sul documento contabile. "Bisogna continuare – ha spiegato Rigo – a diminuire in modo progressivo le spese variabili, legate a iniziative, pubblicazioni. In questi anni l’Ufficio di presidenza si è trasformato in un piccolo Assessorato. Oltre a ripensare al numero di consiglieri bisogna anche ammodernare l’Assemblea".

Secondo Rigo: "Le lotte personali hanno privato l’assemblea del suo potere legislativo. Dobbiamo fare ora delle scelte e ridimensionare le attività a fini promozionali e culturali e riversare più risorse alle attività interne degli organi consiliari per avere un’assemblea dotata di più strumenti e professionalità specifiche, in grado di supportare iconsiglieri nell’opera di ridisegnare la Valle d’Aosta."
 

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