Il futuro della Cittadella dei Giovani? Teleriscaldamento, un appalto più lungo e le risorse private
Cittadella dei Giovani, il futuro passa per il teleriscaldamento. A spiegarlo, questo pomeriggio in Consiglio comunale di Aosta l’Assessore ai lavori pubblici Valerio Lancerotto in risposta ad una serie di interrogazioni – di Alpe, Altra VdA e Lega – che chiedevano informazioni sui problemi alla caldaia che hanno interrotto diverse attività della struttura di via Garibaldi.
Riparati i guasti, Lancerotto auspica il problema sia ormai alle spalle: “In Cittadella – ha spiegato – vi sono 4 generatori, siamo intervenuti su 2 di questi sia per gli elevati costi, sia sulla loro durata che corrisponde al termine di questo inverno, durante il quale ci sarà il passaggio da gas e metano al teleriscaldamento, che eviterà in futuro questi problemi. Alla riapertura della struttura, il 14 marzo, abbiamo fatto un primo sopralluogo con i tecnici per l’allacciamento alla rete”.
Sugli interventi di manutenzione dell’area nord-ovest, su cui ha chiesto lumi la consigliera Carpinello, Lancerotto aggiunge: “Per quella zona della Cittadella abbiamo già messo a bilancio i fondi necessari per i lavori di impermeabilizzazione del soffitto”.
Il futuro della Cittadella: un appalto più lungo, e le risorse dei privati
Tra le preoccupazioni della minoranza consiliare c’è anche l’appalto di gestione della Cittadella, che andrà in scadenza, tra poco meno di sei mesi, a settembre 2018.
Sui timori di una chiusura – legata sia ai lavori di impermeabilizzazione, sia alla nuova gara – la Vicesindaca Antonella Marcoz fa il punto. Anzitutto, nessuna volontà di chiudere la struttura ma le novità sono diverse: “Nell’incontro con il gruppo interistituzionale del 28 febbraio tutti i componenti si sono dichiarati favorevoli ad una estensione del periodo di gestione da 3 anni a 5, anche per venire incontro all’organizzazione che gestirà Cittadella. L’intenzione è anche quella di andare verso un ‘Poject-financing’ con una parte di capitali privati e con le risorse pubbliche a decrescere nel tempo, per sviluppare una maggiore imprenditorialità dei gestori che li renda più autonomi”.