Il raccordo autostradale A4/A5 Ivrea-Santhià chiuso ai mezzi pesanti fino a fine anno

25 Luglio 2024

Doveva terminare con la fine di giugno e invece la bretella di Santhià sarà chiusa ai mezzi pesanti fino a fine anno. Nei giorni scorsi, senza comunicazione alla Regione, è arrivata l’ordinanza di Ativa, che stabilisce la proroga del divieto di circolazione ai mezzi con massa a pieno carico superiore alle 3,5 tonnellate, agli autobus e ai veicoli aventi larghezza superiore a 2,40 metri, nel tratto compreso tra l’Interscambio di Pavone e l’Interscambio di Santhià, “in relazione all’esecuzione degli interventi di adeguamento del viadotto “Camolesa”. A darne notizia è stato ieri il presidente della Regione Renzo Testolin, rispondendo ad una iniziativa del capogruppo di Forza Italia Pierluigi Marquis.

“Con l’Assessore Bertchy abbiamo già programmato per la prossima settimana un incontro con il Presidente di Attiva per verificare la situazione e avere informazioni più puntuali.” ha spiegato in aula il presidente.

Nel suo intervento Pierluigi Marquis ha ricordato il “significativo pregiudizio per la mobilità pesante e per gli autobus da e per la nostra regione, allungando di molto i tempi di viaggio” che questa chiusura sta producendo, oltre “al pesante danno economico” per le ditte di autotrasporti valdostane che utilizzano questa linea. Senza contare che da gennaio a fine maggio, ha riferito ancora Marquis, i pedaggi del tunnel del Monte Bianco sono calati di 20mila e 700 passaggi di mezzi pesanti. “A questo si aggiungano i mancati proventi di Rav e Sav e l’indotto collegato come quello dei distributori di carburante, dei ristoranti e delle altre attività economiche.”

Una situazione che secondo il capogruppo di Forza Italia è destinata a peggiorare: “si parla di rifare entrambi i viadotti e, ad oggi, non c’è un progetto di variante della strada per la viabilità alternativa che consenta di dismettere un viadotto per volta. È sicuramente importante avere le informazioni sotto il profilo tecnico ma non bisogna neanche sottovalutare la condizione di disagio che stanno vivendo gli operatori economici della regione che va calcolato e ristorato in qualche maniera. Stiamo parlando di decine di milioni di danni che non riguardano solo gli autotrasporti ma anche l’indotto turistico. Con simili difficoltà logistiche, molti turisti che arrivano con gli autobus potrebbero decidere di rivolgersi a località più accessibili, a sfavore della Valle. Una situazione di estrema emergenza che deve essere affrontata con tempestività e attenzione.”.

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