Ne è passato di tempo da quel progetto “Aosta Capitale” che, negli anni ‘90, doveva far diventare il capoluogo regionale l’ombelico dell’intera regione con grandi opere finanziate per 150 miliardi di lire, pari a 77milioni di euro.
Un piano decennale che è naufragato, vittima delle difficoltà di programmazione e della incapacità di spendere il denaro a disposizione. A più di vent’anni di distanza arriva oggi il nuovo progetto “Aosta Capitale dell’autonomia”, molto atteso dalla Giunta Giordano. La Giunta regionale ha approvato oggi il disegno di legge che ora dovrà passare al vaglio del Consiglio regionale.
“Per la prima volta – dichiara il sindaco di Aosta, Bruno Giordano – viene riconosciuto il ruolo che la città ha nel contesto regionale. Ed è anche una risposta a chi accusa il Comune di essere succube della Regione”.
Nel testo si trovano due sorprese. La prima è lo stanziamento: l’amministrazione regionale mette a disposizione della città 30milioni di euro che serviranno per la metà a coprire le spese correnti per servizi che insistono sul territorio comunale, ma che sono fruiti anche dai non residenti (si pensi alle strutture sportive, solo per fare un esempio) e per l’altra metà a finanziare opere e strutture che il comune individuerà. La seconda sorpresa riguarda la modalità di erogazione dei fondi. Viene concesso al comune 1milione e mezzo di euro all’anno per 10 anni, con cui l’amministrazione di piazza Chanoux potrà accendere un mutuo le cui rate verranno pagate dalla Regione. “Siccome riscontiamo che a volte ci sono avanzi di amministrazione – ha sottolineato il presidente della Regione Augusto Rollandin – con questo sistema risolviamo il problema, perché il mutuo viene fatto in funzione dell’avanzamento delle opere”. “Ricordiamo – ha sottolineato l’assessore alle Finanze, Claudio Lavoyer – che tutti questi fondi si sommano agli altri stanziamenti già previsti per la città, come i fondi Fospi, e a opere quali l’ospedale o la caserma Testa Fochi”.
E all’obiezione dell’esiguità dei fondi, rispetto alla pioggia di soldi, mai spesi, di “Aosta Capitale” versione anni ’90, Rollandin ha risposto con una battuta: “Se riescono a spendere tutti i soldi previsti, sono bravi”.