Niente consiglio comunale straordinario sulle assistenti licenziate, la minoranza lascia l’aula per protesta

15 Novembre 2016

 

"Ancora una volta questa amministrazione calpesta clamorosamente e palesemente il principio di democrazia." Così il gruppo di minoranza in Consiglio comunale a Gignod ieri nell'abbandonare, in segno di protesta, la seduta straordinaria dell'Assemblea cittadina. Per due volte i consiglieri di opposizione avevano chiesto, senza ottenere, la convocazione straordinaria del Consiglio per discutere della vicenda delle 4 assistenti alla refezione licenziate dalla Cooperativa Noi&Gli Altri dopo aver lasciato a inizio anno 4 bambini senza pasto. 

"Oggi siamo costretti, purtroppo, a segnalare l’ennesima e reiterata mancanza di rispetto nei confronti di questa minoranza. Avevamo chiesto la disponibilità del Sindaco per convocare un’adunanza straordinaria del consiglio comunale nella quale iscrivere i tre punti da noi proposti da mettere all’ordine del giorno, ed in risposta, è si avvenuta la convocazione dell’adunanza straordinaria di oggi, ma dei nostri punti non vi è alcuna traccia" ha detto ieri in aula il capogruppo Erik Bionaz.

"La nostra legittima richiesta quali rappresentanti di minoranza non è stata minimamente considerata. Vorrei ricordare a tutti che il consiglio comunale è un luogo di dibattito pubblico e non una società per azioni nella quale l’azionista di maggioranza è il Sindaco. Ora, visto che il nostro parlare e il nostro scrivere non ha alcun valore per questa maggioranza, speriamo allora che il nostro silenzio venga preso nella giusta considerazione."

Nel negare la prima richiesta, il primo cittadino Gabriella Farcoz aveva sottolineato come "il consiglio comunale non è un'aula di tribunale e l'amministrazione non è titolata ad intervenire nei rapporti di lavoro privatistico che intercorrono esclusivamente fra il personale e la cooperativa"

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