Sui tagli ai costi della politica, sulla legge di stabilità e sulla riforma del Titolo V della Costituzione si infiamma il dibattito politico. Questa mattina il Presidente della Regione, Rollandin e il Presidente del Consiglio Valle, Rini hanno partecipato a Roma ad un incontro congiunto tra Assemblee legislative e Governi regionali, rilanciando quanto dichiarato nei giorni scorsi: “La Valle d’Aosta farà la sua parte sulla revisione dei costi delle Regioni ma determinati interventi devono rimanere in capo all’autonomia decisionale e costituzionale propria delle Regioni a Statuto speciale”.
Rollandin e Rini chiamano poi a raccolta le Speciali. “In questo momento vi è la necessità di fare fronte comune con le autonomie differenziate – spiegano i Presidenti –. La Valle d’Aosta si è fatta quindi carico di richiedere la convocazione urgente dei Coordinamenti delle Assemblee e delle Regioni a Statuto speciale.”
Proprio per evitare possibili ricorsi sulle ultime manovre, non ultimo il decreto sui tagli ai costi della politica, ieri sera il Consiglio dei Ministri ha messo in campo un disegno di legge costituzionale di riforma del Titolo V. Il testo introduce la “Clausola di supremazia” a favore dello Stato sulle Regioni e riporta in capo allo Stato alcune materie, prima nel campo della legislazione concorrente: il coordinamento della finanza pubblica e del sistema tributario, le grandi reti di trasporto e di navigazione, la disciplina dell’istruzione, il commercio con l’estero, la produzione, il trasporto e la distribuzione nazionale dell’energia. E ancora: la disciplina giuridica del lavoro alle dipendenze delle amministrazioni pubbliche, la disciplina generale degli enti locali e la materia del turismo.
Un provvedimento definito dal Senatore Antonio Fosson: “Un attacco all’autonomia, uno stop al cammino federale laddove federalismo significava responsabilità”. Il Senatore Fosson domani incontrerà, assieme al Presidente della Regione, Rollandin, il sottosegretario alla Presidenza del Consiglio, Antonio Catricalà. Sempre da Roma Rini e Rollandin sottolineano come: "Un ritorno al centralismo non può essere la sola risposta al contenimento della spesa pubblica dello Stato. La Valle d’Aosta resta infatti fermamente convinta della centralità delle istituzioni regionali in quanto elemento costituivo e fondante della Repubblica." E sulla legge di Stabilità, Rollandin annuncia ricorsi alla Corte Costituzionale.
Infine sul disegno di legge costituzionale è intervenuto anche Luciano Caveri, impegnato a Bruxelles nella seduta plenaria del Comitato delle Regioni. "Ho chiesto di parlare – ha precisato Caveri – perché è il Comitato delle Regioni in Europa cui spetta la verifica del principio di sussidiarietà a tutela del sistema della democrazia locale nell’Unione e negli Stati membri". Caveri ha lamentato la crescente attitudine centralista del Governo Monti. "Ieri sera – ha detto Caveri – il Governo italiano ha varato una proposta di legge costituzionale di riforma unilaterale, senza consultare le Regioni, della parte della Costituzione concernente il regionalismo in Italia che stravolge l’ordinamento in vigore. Analoghe scelte sia di forti restrizioni economiche ma soprattutto dal punto di vista dell’ordinamento autonomistico hanno colpito in questi ultimi mesi il complesso del sistema autonomistico in Italia e per questo, pur non manifestando per ora preoccupazioni per la tenuta democratica, chiediamo che l’Europa vigili su certe scelte italiane".