La data non è ancora stata stabilita, ma è già scattato anche in Valle d’Aosta il conto alla rovescia in vista dei referendum sull’acqua pubblica, sul nucleare e sulla giustizia. “Il nemico da battere è l’astensionismo – ha dichiarato oggi, 22 marzo, Maria Pia Simonetti, in rappresentanza di Legambiente – soprattutto quello attivo di chi non vuole che si raggiunga il quorum. E tragicamente i fatti del Giappone rendono più facile il percorso del referendum che vuole correggere la rotta del governo sul nucleare”.
“Non abbiamo ancora una data – aggiunge Alex Glarey, rappresentante del Comitato Acqua – ma l’ipotesi più probabile è che si voti il 12 e 13 giugno, visto che il ministro dell’Interno si è espresso contro l’Election Day”. L’obiettivo dei referendari, su questo fronte, è di coinvolgere tutte le forze politiche della Valle che ancora non si sono espresse su questi temi: “Vogliamo interloquire con l’Union Valdotaine – ha detto Glarey – ma anche con il Popolo della Libertà e con la Lega”.
“Attualmente la Valle d’Aosta è al riparo dalle leggi nazionali che costringono i comuni a privatizzare i servizi idrici – ha dichiarato Gianpaolo Fedi, consigliere comunale di Alpe – perché il legislatore regionale ha definito l’acqua di non rilevanza economica. Il problema è che non sappiamo fino a quando questo sarà possibile se muterà il quadro nazionale”.