Stella Alpina: una buona parte dei soldi del gruppo coprono gli “spostamenti sul territorio”

Il gruppo nel 2011 riceve 80mila euro circa dal Consiglio che vengono in buona parte utilizzati per “raccogliere suggestioni sul territorio” utili alla redazione del giornale, all'elaborazione di proposte di legge o ad incontrare cittadini ed elettori.
Gruppo Stella Alpina in Consiglio regionale
Politica

Il ritornello è più o meno lo stesso anche in casa di Stella Alpina: “La legge del 1986 non era cosi puntuale nella descrizione di come i soldi dovessero essere spesi”. Ecco cosi che ogni gruppo consiliare si è dato le proprie regole. Vediamo quelle del Gruppo guidato da Francesco Salzone e composto da Dario Comé, André Lanièce e Marco Viérin, che nel 2011 ha ricevuto dal Consiglio 80 mila euro.

Iniziamo da “La Voce”, il trimestrale di otto pagine del Movimento non riceve direttamente soldi dal Gruppo. “Non trasferiamo direttamente soldi al giornale – spiega Francesco Salzone – perché avevamo dei dubbi, e cosi è il Movimento che si occupa di finanziarlo.” Ovviamente La Voce, in quanto organo ufficiale del partito, riceve anche dei contributi regionali che, nel 2011 sono arrivati a 23 mila euro.

I due collaboratori "volontari" del Gruppo, che in parte lavorano alla redazione del trimestrale, ricevono però un rimborso di 6.600 euro per spese di viaggio. Altri 17.799 mila euro vanno a coprire gli spostamenti dei consiglieri per “raccogliere suggestioni sul territorio” utili alla redazione del giornale. Si sa l’autostrada in Valle è cara e proprio la Stella Alpina si è fatta promotrice di una campagna per ridurre le tariffe. Aspettando che questo accada, il movimento gira la Valle d’Aosta per incontrare i cittadini e predisporre proposte di legge.
Chilometri e chilometri che “a titolo esemplificativo e non esaustivo” cubano per 24 mila euro circa.

A questi si aggiungono in parte i 47.808 euro che vanno sotto la voce “spese di rappresentanza” che comprendono di nuovo “incontri e riunioni con cittadini e elettori sul territorio per divulgare le nostre iniziative”. Per rappresentare al meglio i propri elettori poi Stella Alpina partecipa a corsi di formazione. Quali? Il capogruppo Salzone ammette di non aver frequentato corsi e di non ricordarsi, al momento, i suoi colleghi a quali iniziative abbiamo partecipato. Infine sempre sotto la voce “Rappresentanza” entrano i congressi e i convegni del movimento. Quanti sono stati in un anno? "Adesso non mi ricordo – spiega Salzone – dovrei andare a guardare". Questi appuntamenti includono, oltre all’affitto della sala, ammette il Capogruppo anche “momenti conviviali come una pizza o un buffet”. Completano il quadro i 1380 di spese postali, gli 85 euro di spese di amministrazione, i 2784 euro per l’acquisto di giornali e riviste e i 3600 euro di rimborsi forfettari telefonici. Anche il Gruppo Stella Alpina ferma l’operazione trasparenza alle macro voci. "Non eravamo tenuti – spiega ancora Salzone – a conservare alcuna documentazione".

I quattro consiglieri negli ultimi 3 anni hanno versato 267 mila euro al Movimento ovvero 1500 euro circa al mese. Soldi che assieme a quelli volontari di altri componenti del partito vanno a pagare la sede e le buste paga della segretaria. E Stella Alpina sulla riduzione dei costi della politica come si pone? “A titolo personale – spiega Salzone – oltre alla riduzione dei finanziamenti ai gruppi, sul quale tutto il movimento è d’accordo, penso si possa andare anche verso una revisione del numero dei consiglieri, un abbassamento degli emolumenti, cominciando dal togliere il rimborso chilometrico per chi abita a 20 km di distanza da Aosta.“ 

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