Tagli di 12 milioni di euro ai trasferimenti ai comuni. Per le comunità montane 2 mln in meno
I tagli nei trasferimenti ai comuni e alle comunità montane sbarcano sul tavolo dell’assemblea dei sindaci. La prima riunione del Cpel, sotto la guida del nuovo Presidente Bruno Giordano, sarà chiamata domani ad analizzare la proposta di deliberazione della Giunta regionale che definisce i parametri per il riparto a favore dei Comuni dei trasferimenti finanziari senza vincolo settoriale di destinazione.
La scure dei tagli era già stata annunciata nell’ottobre scorso in occasione del varo del bilancio di previsione regionale e della legge finanziaria ma ora i numeri prendono forma nelle tabelle predisposte dalla Giunta venerdì scorso.
Per le comunità montane i trasferimenti senza vincolo di destinazione passano dai 5 milioni 750 mila euro del 2012 ai 3 milioni e 750 mila euro del 2013 con un taglio di 2 milioni.
Per i comuni i trasferimenti invece scendono dai 99 milioni 153 mila del 2012 agli 86 milioni 978 mila euro del 2013 con una sforbiciata di 12 milioni e 175 mila euro. Degli 86 milioni e 978 mila euro sono destinate a spese di investimento 3 milioni e 220 mila euro (nel 2012 erano 8 milioni e 311 mila euro).
La parte più consistente dei trasferimenti come è ovvio arriva nelle casse del Comune di Aosta a cui vanno 15.891.471 euro di cui 557 mila euro da destinare ad investimenti. Il capoluogo della Regione è l’unico al momento ad avere chiuso il proprio bilancio.
Sul fronte Imu la delibera spiega come per il 2013 si attenda un probabile maggior gettito rispetto all’anno 2012. Per prudenza però la Regione consiglia ai comuni, in attesa di conoscere il sovragettito Imu che lo Stato si tratterrà per le sole regioni del Regioni Friuli-Venezia Giulia e Valle d’Aosta e per le Province autonome di Trento e di Bolzano, di accantonare, in un’apposita voce di bilancio, queste maggiori risorse, considerandole non spendibili.
Analogamente all’Imu i comuni dovranno mettere da parte anche il maggior gettito Tares previsto, “utile per la successiva restituzione delle maggiori risorse allo Stato, come previsto dall’articolo 14, comma 13-bis, del d.l. 201/2011”.