Termovalorizzatore: in attesa di ulteriori dati, via libera al confronto

L'Osservatorio regionale dei rifiuti che dovrà a breve essere istituito vedrà la presenza anche delle associazioni ambientaliste. Ieri confronto di quasi tre ore fra la Zublena e il Comitato Rifiuti Zero.
Politica

Trasparenza, partecipazione e condivisione. E’ quando promette di realizzare l’Osservatorio regionale dei rifiuti che dovrà essere a breve istituito e a cui sarà demandato il compito di gestire il percorso verso la definizione delle scelte in tema di termovalorizzatore che la Giunta regionale vuole realizzare per risolvere il problema dello smaltimento dei rifiuti.

E’ quanto è emerso dal lungo confronto di quasi tre ore, svoltosi ieri pomeriggio fra l’Assessore all’Ambiente, Manuela Zublena e il Comitato Rifiuti Zero Valle d’Aosta guidato dal Presidente Jean-Louis Aillon. I quattro rappresentanti dell’Associazione hanno consegnato all’Assessore le 3 mila e 300 firme raccolte contro la costruzione del Termovalorizzatore in Valle d’Aosta e hanno avuto modo di portare sul tavolo della Zublena le proprie proposte e di presentarle i propri dati.

Quelli dell’Assessore invece sono in fase di raccolta. Si legge infatti in una nota della Zublena “sono state avviate, nel mese di settembre, alcune indagini riguardanti approfondimenti tecnici, volte a fornire dati ed informazioni utili nella definizione delle scelte future. Tali indagini sono in fase di ultimazione e ad oggi non sono ancora disponibili i dati e le elaborazioni relative".

Infine l’Assessore all’Ambiente ha ribadito al Comitato “l’impegno nel gestire le problematiche relative ai rifiuti secondo i criteri e la gerarchia previsti dalla Direttiva europea, cui sono improntati gli atti normativi regionali in materia: riduzione della produzione di rifiuti, riciclo, riutilizzo, recupero (anche energetico) e smaltimento.”

Parzialmente soddisfatto il Comitato Rifiuti Zero della Valle d'Aosta. "Accogliamo con favore – spiega Jean-Louis Aillonl'intenzione dell'Assessore di seguire le direttive europee e di puntare al 65% di raccolta differenziata entro il 2012 così come la volontà di fare sedere all'interno dell'Osservatorio la nostra ed altre associazioni ambientaliste."

Perplessità vengono invece sottolineate dal Comitato Rifiuti Zero per quanto attiene la volontà dell'Amministrazione regionale di bonificare la discarica di Brissogne attraverso la costruzione di un termovalorizzatore. "Nel confronto con l'Assessore non c'è stata espressa, diversamente da quanto avvenuto in Consiglio regionale, nessuna presa di posizione tecnica circa la costruzione o meno del termovalorizzatore anche perché mancano ancora all'assessorato una serie di dati" spiega Aillon. 

Le proposte del Comitato – raccolta differenziata spinta, incentivazione del compostaggio e attivazione della raccolta dell'umido, premi ai virtuosi della differenziata e avvio del trattamento meccanico biologico a freddo – precisa Aillon non "hanno trovato argomenti da parte dell'assessorato, in termini di economicità, rischi per la salute umana, affidabilità, tali da fare preferire loro la scelta del termovalorizzatore."

Solo sul lato economico, i dati presentati dal Comitato, parlano di 170 milioni di euro per la bonifica della discarica e la costruzione di un termovalorizzatore contro i 30 milioni di euro previsti dal progetto esposto dal Comitato.

 

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