Con il Grand Continent Summit la Valle d’Aosta diventa carrefour dell’Europa
In soli due anni, il Grand Continent Summit in Valle d’Aosta si è imposto come «uno degli appuntamenti più interessanti dell’anno in Europa» (Corriere della Sera). Con una seconda edizione che ha attirato l’attenzione dei media internazionali e nazionali – oltre 150 citazioni da testate prestigiose come El País, Financial Times, Politico, The Guardian e Corriere della Sera – questo incontro diventa un punto di riferimento per il dibattito strategico e culturale su scala continentale.
L’edizione 2024 ha raggiunto nuovi traguardi in termini di partecipazione e riconoscimento. Nonostante le incertezze geopolitiche – dalla crisi di governo in Francia e Germania al ritardo nella nomina dei Commissari europei – il livello dei partecipanti è più che raddoppiato rispetto alla prima edizione. Tra i più di 150 ospiti che hanno passato tre giorni nella nostra valle figurano 20 ministri, Commissari europei e parlamentari di alto profilo, compresi il ministro delle finanze ucraino Marchenko, il ministro degli Affari Esteri spagnolo o l’ex presidente del Consiglio Paolo Gentiloni e rappresentanti del Presidente degli Stati Uniti d’America, oltre a molte figure centrali legate al Partito Popolare Europeo, tra cui l’ex premier Mariya Gabriel e il Commissario europeo Johannes Hahn. L’evento non si è limitato alla politica.
Oltre 20 accademici di istituzioni di fama mondiale come Harvard e Sciences Po Paris hanno contribuito al dibattito, evidenziando l’importanza di coniugare visione accademica e decisione politica.
“La Valle d’Aosta non è stata soltanto lo sfondo di questo evento, ma la sua anima” spiega il direttore del Grand Continent, Gilles Gressani. “La scelta di località magnifiche come il Grand Hotel Billia e simboliche come Skyway Monte Bianco permette di mostrare al mondo le straordinarie bellezze della regione, che si intrecciano con un contesto culturale e geopolitico unico”.
Il partenariato strategico con la Regione Valle d’Aosta accanto al coinvolgimento diretto di partner di prestigio – dal patrocinio dei Presidenti di Francia e Italia al supporto dell’UNESCO e dell’OCSE – conferma il ruolo centrale della Valle in questo progetto ambizioso. Il Grand Continent Summit rappresenta una piattaforma di innovazione intellettuale che, pur essendo radicata in un piccolo territorio, punta a disegnare il futuro dell’Europa.
La pubblicazione di un volume tematico intitolato Portrait d’un monde cassé, curato da prestigiosi editori internazionali, e la realizzazione di un documentario per France Télévisions che sarà diffuso nel mese di marzo testimoniano l’eco di questa iniziativa ben oltre i confini alpini. In un momento in cui il panorama globale appare frammentato e complesso, il Summit si propone come un crocevia di idee, ispirazioni e risposte.
Come lo spiega il presidente Renzo Testolin, “La Valle d’Aosta è stata per quattro giorni un luogo di confronto sui temi cruciali per il futuro dell’Europa e del mondo” la Valle d’Aosta ha dimostrato ancora di potere essere “il carrefour de l’Europe. Il bilancio del Sommet Grand Continent è pertanto molto positivo: essere carrefour d’Europe è stato per molti anni un obiettivo ora è una realtà”. Molto positivo anche l’Assessore Luciano Caveri “Mi pare siano stati molto apprezzati gli incontri aperti alla popolazione del primo giorno. Fa piacere constatare come la qualità dell’accoglienza consenta alla Valle d’Aosta di godere di una grande considerazione da parte degli ospiti giunti da tutto il mondo”.