Il Guercino a Bard, la grande pittura del Seicento sbarca al Forte
Il Forte di Bard si colora delle sfumature e dei giochi di luci ed ombre secentesche di uno dei massimi esponenti del Barocco Emiliano, l’erede di Guido Reni come caposcuola della pittura bolognese della seconda metà del secolo.
È stata allestita nelle sale del complesso museale, la mostra “Il Guercino. Opere da quadrerie e collezioni del Seicento” che dal 5 aprile al 30 giugno propone una selezione di 54 opere del grande pittore centese, considerato uno dei massimi interpreti della pittura emiliana barocca.
Un’esposizione organizzata dal Forte in collaborazione con il Polo Museale dell’Emilia Romagna e la Pinacoteca Nazionale di Bologna, e curata da Elena Rossoni e Luisa Berretti.
Giovan Francesco Barbieri, detto il Guercino (Cento 1591 – Bologna 1666) esercitò il proprio ascendente su un pubblico molto vasto grazie alla grande duttilità del suo pennello, capace di captare le più disparate suggestioni per fonderle in uno stile unico, riconoscibile e in costante evoluzione.
Nel corso della sua lunga vita realizzò numerose pale d’altare destinate a una fruizione pubblica all’interno di edifici religiosi, a partire dalle chiese di campagna della pianura centese sino alla basilica di San Pietro in Vaticano a Roma. Un artista molto amato che ebbe importanti commissioni anche da privati, che chiesero sue opere per impreziosire le proprie collezioni e quadrerie.
Il “Libro dei conti” dell’artista ci permette infatti di individuare le importanti richieste arrivate al Guercino da parte di ecclesiastici, regnanti e famiglie nobiliari. A questo secondo gruppo di dipinti è dedicata la mostra ospitata al Forte di Bard, esposizione che molto potrà dire sia dell’attività dell’artista sia della compagine collezionistica del secolo.
Tra queste opere, ora conservate in collezioni private e pubbliche, risultano dipinti di grande innovazione figurativa, riferibili a diverse fasi dell’attività dell’artista, dal vivo colorismo della fase giovanile alla maggiore compostezza classica delle opere tarde. Una serie di dipinti di soggetto religioso, mitologico, letterario, di dimensioni variabili a seconda della destinazione all’interno delle quadrerie private dell’epoca.
Le commissioni, oltre che attraverso i dipinti, sono testimoniate in mostra anche da una significativa serie di stampe realizzate da incisori a lui vicini come Giovanni Battista Pasqualini. I disegni, che rimasero per la gran parte nel suo studio, costituiscono un’accezione particolare del “Guercino private”, trattandosi soprattutto di opere che il pittore custodiva personalmente per utilizzarle come base per le creazioni proprie o degli allievi all’interno della propria bottega.
Per chi volesse approfondire le tematiche in mostra, il Forte organizza per sabato 11 e 25 maggio due visite guidate con partenza alle ore 15.30. Il prezzo della visita è di 4 euro cui si aggiunge il costo del biglietto di ingresso ridotto.
Il Forte di Bard propone anche diversi percorsi didattici per accompagnare gli studenti alla conoscenza approfondita dei temi, le tecniche e lo stile del grande maestro centese. Due i laboratori rivolti alle scuole: “Come un pittore”, dedicato alla scuola dell’infanzia e alla primaria, nel quale i bambini imparano a mescolare i colori per completare il loro quadro, ispirato a uno dei dipinti del Guercino; e “Che mito” – indirizzato alla scuola primaria e secondaria I grado – che, dopo un’introduzione sulla figura del Guercino –, si concentra sulle opere a soggetto mitologico presenti in mostra, punto di partenza per la narrazione delle storie e delle imprese di dei ed eroi.
Per informazioni
Forte di Bard
11020 Bard (AO)
Tel: 0125 833811
Per prenotare i laboratori e le visite: 0125 833818 – prenotazioni@fortedibard.it