Apre la nuova sede dell’Università, ma alcune zone restano ancora inaccessibili

26 Settembre 2024

Avete comprato casa nuova e avete atteso anni perché venisse costruita, così quando vi viene finalmente consegnata poco importa se manca la camera da letto e le porte non sono perfettamente funzionanti, perché troppa è la voglia di entrarci. Una storia simile a quella vissuta dalla nuova Università, inaugurata ufficialmente nel pomeriggio di oggi, giovedì 26 settembre, con il taglio del nastro da parte del Presidente della Regione e del Consiglio d’Ateneo Renzo Testolin.

Attesa da oltre 20 anni, la struttura – “il ghiacciaio” come è stato ribattezzato – aprirà lunedì le porte agli studenti .Non a tutti però. Alcuni dovranno ancora per un periodo seguire alcuni corsi, pochi, nella vecchia sede di via dei Cappuccini. Chi entrerà invece non avrà a disposizione tutti gli spazi. Il primo e il secondo piano interrato non sono stati ancora consegnati all’Ateneo, anche se oggi eccezionalmente è stata utilizzata l’Aula Magna per l’inaugurazione. Anche la scala principale rimane al momento inaccessibile perché priva di corrimano.

Aula magna nuova università

A mancare però è soprattutto il Certificato di Prevenzione Incendi, pratica che in altre situazioni ha portato a tenere chiuse altre strutture pubbliche.
Lunedì scorso l’Ateneo ha affidato un apposito incarico ad un ingegnere specializzato della durata di 100 giorni. “L’agibilità c’è, – spiega la direttrice Lucia Ravagli Ceroni – c’è solo una questione di raccolta di dati di tutta la certificazione tecnica. Con il responsabile del servizio di prevenzione abbiamo concordato che si poteva aprire e confidiamo a giorni di chiudere tutta la parte della certificazione”. I vigili del fuoco hanno effettuato tutti i sopralluoghi previsti e l’Università ha apportato gli adeguamenti richiesti.

Il rettorato resta in via dei Cappuccini

Se per definire questi dettagli, più o meno importanti, ci vorranno settimane o mesi, bisognerà invece attendere anni per vedere completato il polo universitario immaginato dall’archistar Mario Cucinella. La struttura inaugurata oggi, oltre agli studenti e a 56 docenti e ricercatori, accoglie soltanto una parte degli uffici amministrativi, 65 persone in tutto. Il rettorato è rimasto in via dei Cappuccini e dovrà attendere la ristrutturazione dell’ex Caserma Giordana. “L’abbiamo già finanziata per 16 milioni di euro” ha ricordato il presidente della Regione Testolin. Oltre agli uffici amministrativi ospiterà la biblioteca e il Sacrario degli Alpini. Per le altre strutture del progetto, come ad esempio la Caserma Beltricco, bisognerà invece individuare i fondi.

Scongiurato il calo atteso, tengono le iscrizioni

nuova università

Sono oggi 1000 circa gli studenti iscritti all’Ateneo valdostano, 1400 circa quelli che potranno essere in totale accolti nella nuova sede. Al momento non ci sono ancora i dati sulle nuove immatricolazioni, ma il calo temuto con la chiusura della ferrovia non c’è stato. “Siamo in linea con gli altri anni, con un calo sulla laurea magistrale in economia, in ragione della partenza del Master in management delle Pmi, e un aumento della laurea in scienze politiche” spiega la Direttrice Ravagli Ceroni.

Da domani la sede dell’Università sarà aperta anche alla cittadinanza, con i primi eventi sulla Notte dei Ricercatori. Da fine ottobre dovrebbe invece aprire al pubblico la caffetteria con servizio di tavola calda, per la quale è ora in corso il bando.

“La Regione Valle d’Aosta ha fatto un investimento importante su un edificio, collocato in una posizione strategica e storicamente densa di memorie, dal carattere innovativo,  – ha evidenziato la rettrice Manuela Ceretta – concepito in maniera tale da essere un luogo di studio, ricerca e lavoro accogliente e, al tempo stesso, un’area aperta ad attraversamenti e passaggi non esclusivamente per la comunità universitaria, ma per la cittadinanza tutta“.

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