Prevenzione e informazione sono le uniche armi a disposizione per sconfiggere l’Aids. Una malattia che se non fa parlare più tanto di sé per i morti che lascia sul campo continua comunque a colpire costantemente nei paesi sviluppati e a fare aumentare il numero di persone potenzialmente contagiose.
E’ questo il quadro tracciato oggi dall’Assessore alla Sanità, Alberto Lanièce e dal primario di malattie infettive dell’ospedale di Aosta, Antonio Traverso, in occasione della presentazione delle iniziative per la 20esima giornata mondiale dell’Aids in programma il prossimo 1° dicembre.
In Valle d’Aosta quest’anno sono stati registrati sette nuovi casi di infezione da Aids e un nuovo caso di malattia conclamata. Le persone colpite sono tutte eterosessuali con un’età media di 40 anni. A questi dati si aggiungono quelli del 2007, 3 nuovi casi con malattia conclamata e 7 casi di infezione.
“La malattia è cambiata negli anni – ha sottolineato l’Assessore alla Sanità, Alberto Lanièce – se prima a essere a rischio erano soprattutto i giovani, tossicodipendenti e omosessuali, oggi nei paesi sviluppati il virus colpisce gli eterosessuali fra i 40 e 50 anni.”
Per non fare calare l’attenzione sulla malattia l’Assessorato ripropone anche quest’anno la campagna di comunicazione “Fate l’amore non fate l’Aids”. Ai manifesti dell’anno scorso si aggiungono quest’anno degli spot radiofonici, un concorso di scrittura sul tema per gli studenti delle scuole superiori e la presenza di alcuni animatori nei locali da ballo che distribuiranno ai giovani materiale informativo.
“Secondo le ultime stime nazionali – ha precisato il dott. Antonio Traverso – ogni giorno in Italia si registrano almeno 11 casi di persone infettate. La Valle d’Aosta presenta dei tassi di incidenza della malattia significativi rispetto a tante province a noi vicine”.