Alpinismo: due morti nel week end, un bolognese e un tedesco

Sono state due le vittime della montagna in questo week end dominato da temperature molto calde al sopra della norma. Sabato sera la prima vittima. Si tratta di Roberto Venturi, 62 anni, residente a Castiglion...
Società

Sono state due le vittime della montagna in questo week end dominato da temperature molto calde al sopra della norma.
Sabato sera la prima vittima. Si tratta di Roberto Venturi, 62 anni, residente a Castiglion de Pepoli sull’Appennino bolognese. Sabato sera l’uomo con alcuni compagni di ascensione si era fermato al bivacco Ecless, a circa 3.800 metri alla base di alcuni dei più importanti “piloni’ del Monte Bianco. Verso le ore 19 si era era allontanato di una cinquantina di metri per andare a prendere un pò d’acqua. Non vedendolo rientrare gli amici sono andati a cercarlo ma senza esito. Dato l’allarme le operazioni di soccorso sono scattate immediatamente ma poco dopo sono state sospese per l’oscurità. La mattina successiva alle opre 7, dall’elicottero della Protezione civile, le guide del soccorso alpino ed i finanzieri del gruppo alta montagna di Entreves-Courmayeur hanno notato sul ghiacciaio una traccia che terminava proprio alla bocca di un crepaccio. Le guide hanno così individuato la salma dell’uomo incastrato in una cengia di ghiaccio a circa 20 metri di profondità. Le operazioni di soccorso sono state particolarmente difficili per il rischio di distacco di blocchi di ghiaccio e dalle possibili scariche di rocce dalla parte soprastante. Guide e finanzieri si sono calati nel crepaccio e sono riusciti a imbracare la salma che è stata composta nell’obitorio del cimitero di Courmayeur.
Sempre nella mattinata di domenica un altro intervento del Soccorso alpino ha portato al recupero di un’altra salma sul massiccio del Grand Combin. Un alpinista tedesco di 32 anni, Christian Lemmerz, nato a Bad-Wodesberg (Germania), mentre scalava il Dent D’ Herens è precipitato per circa 200 metri sul ghiacciaio Tsa de Tsan, a circa 3.600 metri di quota. A dare l’allarme era stato sabato sera il gestore del rifugio Prarayer. All’alba le guide del Soccorso alpino e gli uomini della Guardi di Finanza di Breuil-Cervinia hanno iniziato le ricerche e poco dopo le ore 8 hanno avvistato il corpo sul ghiacciaio.

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