Angelus da Les Combes: appello del Papa per la pace tra Israele e Libano

L'atteso appello alla pace rivolto da Papa Benedetto XVI nei confronti di quanto sta avvenendo tra Israele e Libano è arrivato al termine dell'Angelus a Les Combes, davanti a circa 5000 fedeli che qui si sono recati in macchina, in pullman...
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L’atteso appello alla pace rivolto da Papa Benedetto XVI nei confronti di quanto sta avvenendo tra Israele e Libano è arrivato al termine dell’Angelus a Les Combes, davanti a circa 5000 fedeli che qui si sono recati in macchina, in pullman e a piedi, ai 1300 metri di altezza del ?Plan du Saint Père?.
Seppur in vacanza e lontano dalle questioni che ogni giorno lo assorbono e impegnano, il Pontefice guarda con attenzione a quanto sta accadendo in Medio Oriente. Nel giorno dedicato alla Madonna del Carmelo Papa Ratzinger ha invitato a pregare Maria, “Regina della pace“, per favorire “il fondamentale dono della concordia“. “In questa prospettiva – ha detto – invito le chiese locali ad elevare speciali preghiere per la pace in Terra Santa e in tutto il Medio Oriente.
Parlando degli scontri di questi giorni e delle vittime innocenti il Santo Padre ha condannato il ricorso alle rappresaglie ed ha espresso le sue “gravi preoccupazioni per le numerose vittime tra la popolazione civile? sottolineando inoltre che sulla strada del terrorismo e delle rappresaglie, “come l’amara esperienza dimostra, non si arriva a risultati positivi“.
L’invito del Papa alla pace, alla concordia e a porre fine agli scontri in Libano fa seguito a quanto egli stesso aveva evidenziato qualche giorno prima quando, sempre dalla Valle, aveva detto di sperare e pregare “perché tutti cessino con la violenza“. Attraverso una dichiarazione del cardinale segretario di Stato Angelo Sodano, la Santa Sede aveva “deplorato” l’azione militare israeliana e manifestato la vicinanza della Chiesa al Libano: a una nazione, cioé, “libera e sovrana“, e a un popolo che “ha già sofferto per la difesa della propria indipendenza“.

Le attenzioni del Papa sono andate anche ai malati e sofferenti presenti a Les Combes in occasione dell’Angelus e un vivo ringraziamento è andato a quanti si stanno occupando su vari fronti del soggiorno papale in Valle d’Aosta. Ha ringraziato così il vescovo di Aosta. Mons. Giuseppe Anfossi, che ha presieduto la Santa Messa prima dell’Angelus, oltre ai sacerdoti, ai religiosi e alla comunità diocesana. Ha, infine, salutato le autorità dello Stato e della Regione, l’amministrazione comunale di Introd, le forze dell’ordine Un ringraziamento il Pontefice, con grande gioia dei valdostani, lo ha rivolto proprio in ?patois?, il dialetto locale, così come aveva fatto già l’anno scorso. “Sono contento di essere di nuovo qui con voi“, ha detto il Pontefice che poi ha raccomandato i fedeli alla Vergine Maria.

Dalle parole del Pontefice durante l’Angelus “Mi sono subito immerso in questo stupendo panorama alpino che aiuta a ritemprare il corpo e lo spirito, e oggi sono contento di vivere quest’incontro familiare” e dalle immagini divulgate dal Centro televisivo vaticano di Benedetto XVI seduto al pianoforte verticale, nella villetta di Les Combes, mentre suona Bach e Mozart, mentre passeggia tra i boschi intorno allo chalet insieme al segretario don Georg, mentre legge un libro nel suo studio al primo piano, mentre si raccoglie in preghiera davanti a un’immagine mariana lungo un sentiero montano, mostrano con quanto piacere il Pontefice stia apprezzando questo soggiorno a Les Combes.

Un ricordo non poteva poi non andare anche al suo predecessore Giovanni Paolo II che per oltre dieci anni ha fatto della Valle d’Aosta e di Les Combes il suo ?Rifugio estivo? dedicandosi alla preghiera, alla contemplazione, alla meditazione e alla riflessione.
Papa Benedetto XVI ha inoltre incoraggiato “le famiglie cristiane perché sappiano vivere e trasmettere con gioia la fede alle nuove generazioni” e ha auspicato che “questo periodo estivo sia per tutti un tempo di rinnovamento spirituale e di più forte vita in famiglia, grazie soprattutto a una più grande vicinanza tra le generazioni?

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