Aosta al 24° posto in Italia per qualità ambientale

22 Novembre 2005

Un balzo avanti di 21 posizioni. A compierlo è la città di Aosta nell?ambito di “Ecosistema Urbano 2006”, il rapporto annuale sulla qualità ambientale dei comuni capoluogo di provincia realizzato da Legambiente e Sole 24 Ore. Lo studio – che inserisce Mantova al primo posto quale città italiana dalle migliori politiche ambientali e ribadisce il ritardo di tutto il Mezzogiorno- prende in considerazione 125 parametri distribuiti su ben 26 indicatori: dall’inquinamento atmosferico a quello dell’acqua, dal numero di piste ciclabili a quello delle aree a traffico limitato, dalla capacità di raccolta differenziata dei rifiuti all’intensità dei consumi energetici. Incrociando ed elaborando questi dati, gli esperti dell’Istituto di ricerca Ambienteitalia ne hanno tratto sia una fotografia generale della situazione ambientale delle città italiane.
Dalla classificafica emerge, quindi, un netto miglioramento per la città di Aosta che passa dal 45° posto del rapporto 2005, all?attuale 24° posto con un punteggio di 55,43 (la città di Mantova al primo posto fa registrare un 63,33).

Aosta prima per consumi di energia elettrica
Tra le diverse rilevazioni quest?anno c?è anche quella relativa ai consumi elettrici dove si registrano rilevanti cambiamenti. Per anni la domanda di energia elettrica per usi domestici in Italia si è mantenuta su livelli contenuti. La situazione però è cambiate negli ultimi tempi: dopo l?aumento del 3,9% avvenuto tra 2001 e 2003 i consumi in valore assoluto registrano una nuova impennata e crescono del 2,4% nel solo 2004 (in particolare al Sud, con punte del 7% a Catanzaro, Trapani e Crotone). In questo aumento generalizzato Aosta occupa il primo posto per consumo di chilowattora (1.523 per abitante in un anno), mentre il titolo della più “risparmiosa” spetta ad Avellino (837 kHw).

Aosta, abusivismo sconosciuto
Altro primato, stavolta positivo, del capoluogo valdostano è relativo alle costruzioni illegali. I dati qui utilizzati sono quelli regionali presentati nel Rapporto Ecomafia 2004 di Legambiente (dati regionali e imputati alle singole città). Mentre l?abusivismo è un fenomeno diffuso in tutta Italia, ma soprattutto in Calabria, Campania, Sicilia e Puglia (che concentrano il 55% delle nuove costruzioni abusive), Aosta risulta l?unico centro, in tutta la penisola, immune dal fenomeno.

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