Con 20 voti a favore e 8 astensioni il Consiglio comunale di Aosta ha approvato il secondo Piano di vendita degli appartamenti del quartiere Cogne e di via Parigi. La previsione di incasso si aggira su sette milioni di euro circa nei prossimi cinque anni. Si tratta in particolare della vendita di 214 alloggi. L’amministrazione comunale conta di vendere il 70 per cento dei 114 alloggi rimasti dal primo Piano di vendita e l’80 per cento dei 100 appartamenti inseriti nel nuovo documento. Con il ricavato della vendita si procederà al completamento del piano riscaldamento degli alloggi del Quartiere Cogne oltre che alla risistemazione dei tetti delle case Giacchetti che permetterà, secondo quanto anticipato dall’assessore comunale alle Opere Pubbliche, Alberto Follien, “di costruire altri 24 alloggi nei sottotetti“. Si procederà inoltre, alla risistemazione dei piazzali interni alle case Stura e Filippini e dei box sotterranei di via Liconi. Nota di colore di questa seduta consiliare ha visto protagonista il presidente del Consiglio, Renato Favre, e la consigliera dei Verdi, Clotilde Forcellati. Favre, infatti, l’ha invitata a “non starnazzare” alla fine della votazione relativa al Piano alloggi. La Forcellati stava in realtà rispondendo ad alcuni rappresentati della Giunta in merito all’assenza del collega Ugo Venturella. Immediata la polemica e la solidarietà dalle colleghe Giuliana Ferrero (Ds) e Iris Morandi (Aosta Viva). A Favre non è rimasto, alla ripresa dei lavori del pomeriggio, che porgere le proprie scuse.
Tra le decisioni assunte in questi giorni dall’Amministrazione comunale, non senza polemiche da parte di alcuni gruppi di cittadini, la disposizione dell’ampliamento delle aree blu per il parcheggio a pagamento. Da lunedì prossimo, infatti , quattro nuove zone, compresa la centrale piazza Plouves e le vie adiacenti la sede centrale dell’Usl, saranno a pagamento dalle ore 8 alle 12 e dalle 14 alle 18, esclusi festivi, sabato e domenica. Per alcune zone, in particolare piazza Plouves, la tariffa oraria sarà di 1 euro. E’ in atto una raccolta firme degli abitanti e commercianti delle zone interessate.