APERTI I LAVORI DEL CONVEGNO ?LA LINEA DELL’ARCO?, ORGANIZZATO DALL’IRRE-VDA

Si sono aperti di fronte ad oltre 250 partecipanti, in particolare insegnanti e dirigenti delle scuole della Valle d'Aosta, i lavori del Convegno annuale dell'IRRE-VDA, giunto alla sua sesta edizione, dal titolo ?La...
Società

Si sono aperti di fronte ad oltre 250 partecipanti, in particolare insegnanti e dirigenti delle scuole della Valle d’Aosta, i lavori del Convegno annuale dell’IRRE-VDA, giunto alla sua sesta edizione, dal titolo ?La linea dell’arco. Saperi, culture, integrazione, identità?.
L’iniziativa, organizzata in collaborazione con l’Università della Valle d’Aosta, ha visto oggi la giornata iniziale del Convegno che terminerà domani e che si svolge presso il Centro congressi del Grand Hôtel Billia a Saint-Vincent.

Il Presidente della Regione Luciano Caveri, in apertura dei lavori, si è soffermato su alcune valutazioni politiche. Ha evidenziato l’importanza e l’attaccamento ad un sistema scolastico ?che siamo riusciti a mantenere fino ad oggi, che difende le scuole di montagna?. Tema che il Presidente riprenderà domani con il Ministro dell’Economia e Finanze Tommaso Padoa-Schioppa, ?in previsione dei grossi sacrifici che le Regioni Autonome saranno chiamate a fare a fronte dei tagli della Finanziaria?.
L’on. Caveri ha poi parlato della ?Festa della Valle d’Aosta? alla sua prima edizione quale ?ulteriore specchio per verificare i cambiamenti della Comunità?.
Il binomio ?Identità cambiamenti? è il ?fil rouge? evidenziato dal Presidente Caveri, che ha proseguito affermando che ?il mondo scolastico deve essere pronto a far fronte ai cambiamenti in modo vitale. I cambiamenti non devono spaventare, ma dobbiamo avere stelle polari fisse?.

Nell’affermare la propria attenzione sulle riflessioni che emergeranno dal Convegno, Laurent Viérin, Assessore regionale all’Istruzione e Cultura, ha posto l’attenzione sull’importanza ?d’une école qui soit réellement bilingue, plurilingue, ouverte vers l’extérieur et où toutes les cultures puissent coexister, tout en revendiquant la primauté du ‘droit du sol’ et en respectant les différences?. ?Un projet d’école sur lequel il faudra tout nous pencher – ha sottolineato ancora Viérin – qui devra definir le modèle d’école valdôtaine des prochaines décennies et qui représentera sans doute l’un des facteurs stratégiques pour assurer l’avenir des nouvelles générations dans notre Pays d’Aoste?.
L’assessore all’Istruzione e Cultura ha, infine, aggiunto, riprendendo uno scritto di Emile Chanoux, che ?l’école est toujours à la base de l’éducation et de la formation d’un peuple?.
A questo proposito ha sottolineato, tra i principi che fanno parte del patrimonio storico e culturale valdostano, l’esigenza di un bilinguismo reale, per dare applicazione agli articoli 39 e 40 dello Statuto d’autonomia.

?Les institutions, la politique et tous les organismes de support doivent être parmi les protagonistes du système e non pas être vus en tant que annexes inutiles qui perpetuent une pesanteur administrative et bureaucratique. L’école valdôtaine est remplie d’énergie positive, imprégnée d’une volonté d’innover, d’une forte disponibilité pour la recherche et l’expérimentation de bonnes pratiques. Elle est aussi sensible à des sujets tels que l’immigration et l’intégration des élèves porteurs de handicap? – ha detto nel proprio intervento la Sovraintendente agli Studi Patrizia Bongiovanni, che a proposito della Riforma Moratti, ha affermato ?la Vallée d’Aoste n’a pas subi passivement cette réforme. Elle l’a adaptée a ses exigences. C’est ce qui a impliqué un partage de propositions entre les ensembles concernés par l’école ainsi qu’une prise en charge politique du problème de la formation scolaire des générations futures?. In particolare la Sovraintendente ha evidenziato che la legge 18/05 ha permesso di salvaguardare il nostro modello di scuola e costituisce la base sulla quale costruire un sistema bilingue e plurilingue d’eccellenza.

Irene Bosonin, direttrice dell’IRRE-VDA, nell’avviare i lavori ha detto: ?Come già gli anni scorsi, questo Convegno è qualcosa di più di un evento estemporaneo, è davvero un momento all’interno di un percorso di riflessione e approfondimento sui processi di innovazione a livello regionale, avviato grazie (o per colpa) di questa lunga e complicata stagione di riforme, che si presenta tutt’altro che conclusa. Un percorso che ha tra i suoi aspetti più qualificanti il fatto di affrontare le problematiche del sistema scolastico, riferendosi ai presupposti culturali, valoriali ed educativi che ne stanno alla base?.
Nell’introdurre il contributo di ricerca dell’Istituto sulle innovazione a livello regionale ha posto l’attenzione sulla dimensione partecipativa e co-elaborativa dei lavori presentati: ?il coinvolgimento assieme agli esperti e ricercatori dell’Istituto di gente di scuola, docenti e dirigenti della regione, ha costituito un fattore moltiplicatore in termini di qualità e di utilizzabilità degli apporti?.
Secondo punto evidenziato è stato l’atteggiamento con cui le problematiche correlate alle riforme sono state affrontate. ?L’idea – ha continuato Irene Bosonin – che da noi si debbano adattare le norme nazionali rischia spesso di contestualizzare troppo il pensiero, di ridursi all’idea di aggiustamenti un po’ al traino delle scelte di altri?. Di qui l’importanza anche delle ricerche effettuate dall’IRRE-VDA che possono costituire un apporto di elaborazione utile per la scuola valdostana.

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