Arpa, la Valle d’Aosta sta diventando sempre più “verde”

18 Novembre 2019

La Valle d’Aosta sta diventando più verde. A dirlo è lo studio “Climatic Drivers of Greening Trends in the Alps condotto da Arpa Valle d’Aosta e recentemente pubblicato sulla rivista internazionale “Remote Sensing”.

Dai rilievi, infatti, la superficie vegetata della Valle è “più verdedi quanto non fosse nei primi anni 2000.

Confronto tra ortofoto della zona di Moron (Saint-Vincent) ad un ventennio di distanza. Fonte:
Geoportale Nazionale

Tre fenomeni distinti, legati ai cambiamenti climatici

Si tratta, in realtà di tre fenomeni distinti – spiega Arpa –, ai quali concorrono il cambiamento climatico e il cambiamento d’uso del territorio.

Il primo fenomeno, graduale e generalizzato, è causato dall’aumento di temperatura che si registra a scala planetaria, e ancor più sulle montagne, che fa sì che boschi e prati rimangano verdi più a lungo nell’arco della bella stagione.

Il secondo dato, più localizzato, è legato all’aumento della superficie vegetata o della biomassa causato in primo luogo dell’abbandono di parte dei pascoli in montagna e la conseguente invasione di arbusti ed alberi e secondariamente del ritiro dei ghiacciai, che libera nuove superfici sulle quali si afferma la vegetazione.

Il terzo fenomeno, invece, è quello della “densificazionedella foresta, con il bosco che diventa gradualmente più fitto.

“Abbiamo ottenuto questi risultati elaborando immagini satellitari a media risoluzione disponibili dal 2000 – spiega Gianluca Filippa, primo autore dello studio –. È proprio questa lunga serie di dati che ci ha permesso di descrivere come è cambiata la vegetazione durante gli ultimi vent’anni. Da adesso, grazie alla nuova generazione di satelliti, che ci forniscono immagini sempre più dettagliate e frequenti, potremo capire in modo molto più preciso come gli ecosistemi dell’arco alpino reagiscono ai cambiamenti in atto.

Un dato in parte positivo

Si tratta di risultati in parte positivi – spiega Arpa in una nota –, dal momento che una vegetazione più vigorosa ed estesa contribuisce maggiormente a ridurre la quantità di anidride carbonica in atmosfera, mitigando gli effetti delle emissioni prodotte dall’uomo. Questa tendenza sul lungo periodo è però indebolita sempre più spesso da episodi di segno opposto, dove assistiamo ad un minor vigore della vegetazione, in risposta a episodi meteorologici estremi come le prolungate siccità estive.

Lo studio è stato condotto nell’ambito del progetto Alcotra AdaptMontBlanc che ha l’obiettivo di valutare l’impatto dei cambiamenti climatici nell’area dell’Espace Mont-Blanc su settori specifici, tra cui le risorse naturali, delle quali i popolamenti forestali rappresentano una componente fondamentale.

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