Benzina: l’UV lancia una petizione da portare a Bruxelles in difesa delle prerogative costituzionali

Sarà una petizione rosso/nera quella che riceverà nelle prossime settimane la Commissione delle Petizioni del Parlamento Europeo. L'oggetto del documento è caro ai valdostani: i buoni benzina in esenzione fiscale, e a farsi...
Società

Sarà una petizione rosso/nera quella che riceverà nelle prossime settimane la Commissione delle Petizioni del Parlamento Europeo. L’oggetto del documento è caro ai valdostani: i buoni benzina in esenzione fiscale, e a farsi promotore di questa azione non è il Governo regionale ma l’Union Valdotaine, che nei prossimi giorni avvierà sul territorio, attraverso le sue sezioni distaccate, la macchina per la raccolta delle firme. L’UV prende così posizione in maniera forte rispetto ad un tema che ha scatenato le preoccupazioni dei valdostani e che allo stesso tempo riporta all’attenzione il vecchio capitolo della zona franca, mai attuata, in Valle d’Aosta.
?Il valore dei buoni benzina passa in secondo piano – ha spiegato in conferenza stampa il presidente dell’UV, Guido Césal – Quelle che andiamo ad evidenziare sono delle prerogative costituzionali contenute nello Statuto di Autonomia della Valle d’Aosta di cui i valdostani godono dal 1949 e che non sono, fino ad oggi, mai state messe in discussione?.
Il corposo documento che verrà inviato alla Commissione europea contiene ragioni di ordine costituzionale, morfologico e infrastrutturale, motivazioni relative ai sovraccosti dell’energia e dei trasporti e di tipo comunitario. Secondo quanto contenuto nel documento, e ribadito più volte in queste settimane, la Commissione europea avrebbe mal interpretato l’articolo 18 della direttiva 2003/96/CE in materia di esenzione fiscale, non ponendo la giusta attenzione nell’esame della domanda presentata dallo Stato Italiano.
?Noi non possiamo restare inermi di fronte a dei diritti che ci vengono tolti – ha continuato Césal – dato che per compensare la mancata applicazione della zona franca, così come da Statuto, abbiamo avuto l’esenzione fiscale dei carburanti, che non sono stati perciò un regalo?.
Il presidente della Regione Luciano Caveri ha aggiunto di aver richiesto un incontro con il ministro Padoa Schioppa per esaminare “in modo complessivo la questione dell’assegnazione ai valdostani dei carburanti in esenzione fiscale” e di aver inviato una lettera al vice ministro Visco perché “fornisca le istruzioni necessarie per l’introduzione in Valle d’Aosta di generi contingentati in esenzione fiscale”.
E’ stato anche chiesto ai parlamentari valdostani Nicco e Perrin da parte del Governo regionale di seguire gli sviluppi della questione sollecitando, anche, l’intervento del Governo centrale.
Insomma una task force si sta muovendo su diversi fronti per mantenere i buoni benzina in Valle. La questione, infatti, sarà anche esaminata da un gruppo di lavoro istituto dalla Giunta.
Il presidente della Regione ha ipotizzato diverse piste da seguite tra le quali ?l’inserimento della Valle d’Aosta nella direttiva 12 del 1992 per le zone di esenzione fiscale sui carburanti come Campione e Livigno, città che hanno le nostre stesse caratteristiche ma godono di questi privilegi; oppure rivedere le normative sul tema, che variano nei contenuti a seconda delle traduzioni?
A chi chiedeva come mai l’iniziativa sia partita dall’UV e non da un gruppo di forze politiche più allargato, dato che sia Marco Viérin della Stella Alpina che Claudio Lavoyer della Fédération Autonomiste, presenti in conferenza stampa, hanno dato il proprio sostegno all’iniziativa, il presidente dell’UV ha precisato che ?la petizione non ha colore, ma è aperta a tutti i cittadini e a tutte le forze politiche che vorranno dare il proprio sostegno?.
?E’ un’azione politica – ha aggiunto Caveri – che punta ad ottenere l’appoggio popolare”.
Le firme saranno raccolte nei prossimi giorni nelle sezioni dell’Uv, nelle sedi degli altri partiti che hanno già aderito o aderiranno alla proposta, e in appositi banchetti allestiti ad Aosta e nei paesi.
Non è difficile immaginare che, dato il tema, il numero di firme che saranno raccolte sarà importante.

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