Il riconfermato presidente di Confindustria Valle d’Aosta, Giuseppe Bordon non ha dubbi ?dobbiamo passare – dice nella sua relazione nel corso della 61esima assemblea annuale dell’associazione, svoltasi ieri presso la Pepinière d’Entreprises di Aosta – da una economia di trasferimento delle risorse ad una economia di produzione. Dobbiamo ridurre le spese correnti (quelle della Regione rappresentano il 32% del Pil, senza contare le spese degli enti locali) e aumentare quelle per gli investimenti che creano ricchezza?.
“Abbiamo assistito in questi anni – continua Bordon – ad un aumento considerevole della spesa per stipendi pubblici, non accompagnati da equivalenti recuperi in termini di efficienza della macchina burocratica, con pesanti effetti distorsivi sul mercato del lavoro regionale. Per contro nel bilancio di previsione 2006 sono stati ridotti i fondi riservati al settore dell’industria del 30% rispetto all’assestamento di bilancio, riconducendo alla voce ?industria? investimenti che riguardano principalmente il settore agricolo e sono aumentati invece quelli del turismo.?
Duri i toni di Bordon ?non crediamo a quegli studi che dicono che la Valle può vivere solo di turismo e di agricoltura. Non crediamo che il turismo sia in grado di produrre di più e di sostituirsi all’industria?.
Parlando poi della modifica della legge regionale 6/2003 sugli investimenti industriali, il riconfermato presidente sottolinea come ?questa abbia ulteriormente evidenziato la necessità di ricalibrare gli interventi regionali ed uscire dalla logica degli interventi a pioggia. Ci auguriamo – ha aggiunto – che si possa ora intervenire sui regolamenti applicativi della legge, poiché le modalità e tempistiche di approvazione ed erogazione degli interventi sono troppo lunghe e complesse”.
Sul problema infrastrutture, Bordon rilancia l’ipotesi del raddoppio del tunnel del Monte Bianco ?una necessità per la sicurezza e la regolarità del traffico che non esclude un attento monitoraggio dei fattori inquinamento e divieti selettivi di transito?.
Ipotesi che, il presidente della Regione Luciano Caveri nella sua replica, subito esclude ?dobbiamo pensare a progetti alternativi?.
Investire nella formazione è l’ultimo monito infine della relazione di Bordon ?la qualificazione delle competenze professionali dei lavoratori occupati, è considerato a buon diritto il primo fattore di forza delle imprese industriali.?
Per Bordon il pubblico o para pubblico ?allontana in Valle i giovani dagli istituti tecnici?.
?La formazione di figure professionali si risolve solo con la conoscenza delle produzioni esistenti in Valle e con il contatto quotidiano tra mondo della scuola e mondo del lavoro?.
Il presidente della Regione rispondendo alle sollecitazioni di Bordon promette ?una profonda riorganizzazione che entro l’inizio del 2007 il sistema amministrativo regionale della Valle d’Aosta subirà per trovare modalità di funzionamento più snelle”, e ricorda “i progressi sotto il profilo del risparmio e della trasformazione della spesa pubblica che la Regione sta compiendo”.