Scalpore e sorpresa ieri in Consiglio regionale per la denuncia, portata dal consigliere di Forza Italia Massimo Lattanzi, per un video, giunto nelle sue mani, che passava di cellulare in cellulare tra studenti valdostani. Realizzato nell’istituto superiore Ragionieri di Aosta, il filmato, della durata di circa 4 minuti, propone una intervista dai toni molto forti e aggressivi da parte di uno studente ad una professoressa riguardante piaceri e abitudini sessuali.
La denuncia ha innescato un dibattito nel corso del quale Giovanni Sandri, capogruppo Ds, ha denunciato “i troppi comportamenti omertosi dei dirigenti”. L’assessore all’Istruzione e Cultura, Laurent Viérin ha assicurato che la denuncia non cadrà nel vuoto e che saranno fatti gli accertamenti necessari per risalire ai responsabili ed individuare eventuali responsabilità. Una copia del filmato è stata scaricata e consegnata nelle mani della polizia postale di Aosta. Il video circolava nella scuola da alcuni mesi ma nessuno ne aveva mai denunciato la diffusione. La questione sarà seguita dalla Magistratura e per quanto di sua competenza dall’istituzione scolastica e dall’assessorato all’Istruzione. Proprio recentemente l’assessorato regionale all’Istruzione ha presentato una campagna contro il Bullismo che ha preso il via in questi giorni. Su quanto emerso ha preso posizione in una nota lo SNALS. Il segretario regionale Alessandro Celi definisce, “gravissimo che, proprio in Consiglio regionale, si alimenti lo spirito di emulazione di giovani, evidentemente ineducati, dando rilievo ad un fatto che la grancassa mediatica in poche ore ha trasformato da ?violenta intervista? a ?video hard?. Lo Snals-Confsal della Valle d’Aosta esprime, inoltre, “solidarietà e assicura il proprio sostegno alla Docente vittima di questa ignobile vicenda, ai Colleghi e alla Dirigente dell’Istituzione Scolastica teatro del fatto”.
Anche la Flc Cgil in una nota ha evidenziato che “senza voler minimamente sottovalutare i singoli episodi” l’eccessiva pubblicità data ai fatti di bullismo e al video hard potrebbe avere effetti negativi di imitazione, precisando che si tratta di “episodi circoscritti e che la scuola nel suo insieme funziona ed assolve al suo ruolo, con il contributo fattivo degli insegnanti, cui va riconosciuta la serietà e la professionalità, e dei ragazzi, che non sono in maggioranza ‘bulli’ o sfaccendati”.