Il tanto atteso incontro a Palazzo regionale avvenuto ieri sera tra il prefetto e Presidente della Regione Luciano Caveri, le rappresentanze sindacali del Casinò e l’azionista (l’assessore al Bilancio Aurelio Marguerettaz per Regione Autonoma valle d’Aosta, azionista al 99% e Sara Bordet, sindaco del comune di Saint Vincent, azionista all’1%) è stato in realtà uno scontro molto duro. Le rappresentanze sindacali non volevano inizialmente al tavolo della discussione l’UGL (Unione Generale del Lavoro) sigla sindacale che non ha preso parte allo sciopero degli oltre 200 croupiers della Casa da Gioco. Il rischio è stato così quello di chiudere subito l’incontro con la minaccia dei rappresentanti sindacale di andarsene. Dopo alcuni scontri verbali l’incontro è ripreso: i sindacati hanno chiesto il ritiro delle sospensioni dei due croupiers accusati di furto, il prefetto non è stato d’accordo. Lo scontro è andato avanti fino a tardi e si è chiuso con tre proposte di Caveri: aprire un tavolo con il sindacato sul futuro del Casinò, riapertura delle relazioni sindacali con l’azienda e convocazione per questa sera del CdA per discutere con i sindacati la possibilità di ritirare le posizioni assunte. Per i sindacati le proposte di Caveri non sono sufficienti.
Questa mattina, intanto, si è svolta l’assemblea dei lavoratori che ha deciso di proseguire con la protesta e che si riunirà nuovamente domani mattina per decidere le prossime azioni alla luce dell’incontro di questa sera con il CdA del Casinò.
I sindacati vogliono la revoca della sospensione cautelativa, con mantenimento del trattamento retributivo nei confronti dei due croupier sospettati di furto. Per Giancarlo Barucco, segretario regionale della CISL questo sarebbe un primo passo per sospendere la protesta, ma non meno importante ?per noi è la firma di un protocollo – ha detto Barucco – per riprendere seriamente le relazioni con l’azienda e la predisposizione di un calendario per il rinnovo contrattuale, la riorganizzazione e per sciogliere i nodi di crisi quali quello dei giochi americani“.
L’azienda, la Casinò de la Vallée SpA aveva definito lo sciopero ?una reazione del tutto incomprensibile ed unicamente indirizzato a contrastare il legittimo diritto-dovere dell’azienda di tutelare al meglio la propria attività di impresa, nonché la propria immagine nel settore di appartenenza“. La direzione della Casa da gioco di fatto respinge le accuse dei sindacati e precisa che non è stato ancora adottato nessun provvedimento disciplinare ?ma un’iniziativa
finalizzata all’approfondimento dei fatti accertati nell’ambito di una procedura prevista dallo Statuto dei lavoratori, scrupolosamente rispettata in ogni sua forma“. Procedura non condivisa dalle stesse rappresentanze sindacali.
La protesta che va avanti ormai da circa sei giorni sta pesando sulle casse della stessa Casa da Gioco che nello scorso week end aveva dovuto far ?saltare? la Gara di Chemin de Fer, un ?grave danno? scriveva in una nota l’azienda ?all’attività della società consistente sia nella perdita dei proventi di gioco di un intero week-end, sia per oneri aggiuntivi per permettere alla clientela ospite a Saint-Vincent di rientrare anzitempo nel proprio luogo di residenza“. Lo sciopero ha comportato per la Casa da gioco, in base ad una media annuale, una perdita di circa 2 milioni di euro.