Celebrato il 25 aprile: “Una ricorrenza troppo importante per essere confinata nei libri di scuola”
La celebrazione del 25 Aprile diventa l’occasione per ribadire il senso dell’autonomia valdostana e per rinnovare l’invito ai giovani a non dimenticare quanto fecero uomini e donne in quel periodo. Le manifestazioni che si sono svolte sul territorio regionale hanno visto come di consueto, anche in questo 61°anniversario, autorità regionali e militari, i labari delle associazioni, ma quella che è mancata, soprattutto ad Aosta, è stata proprio la presenza dei giovani. E sulla questione non sono mancati messaggi dalle istituzioni. Il neo deputato Roberto Nicco ha evidenziato come questa ricorrenza è ancora troppo importante per essere rilegata nei libri di storia ?l’Autonomia – ha continuato Nicco – non è una conquista acquisita, ma si deve consolidare, così come la democrazia, giorno dopo giorno“. Il presidente della Regione Luciano Caveri seguendo questo filo conduttore ha evidenziato come “Sarebbe terribile se le nuove generazioni e anche le generazioni del dopoguerra facessero cadere i valori della Resistenza con la scomparsa dei protagonisti di allora“.
Le autorità regionali sul palco hanno ricordato come le idee e i valori non hanno, fortunatamente, età, e i valori autonomistici a fondamento della Regione autonoma debbono molto a quella parte della Resistenza che si è battuta per una Valle d’Aosta libera e dotata di proprie istituzioni democratiche. Il Presidente del Consiglio, Ego Perron ha sottolineato che “il 25 Aprile non deve chiudersi con le commemorazioni: deve proseguire giorno dopo giorno nelle azioni concrete volte a difendere la pace, la democrazia, la libertà e l’autonomia sapendo che i popoli che non hanno memoria del loro passato non sono padroni del loro futuro“.
Le manifestazioni hanno interessato in particolare il comune di Aosta, Saint Vincent e Pont Saint Martin e in questo quadro sono state portate avanti anche iniziative da parte delle scuole e uno spettacolo teatrale a Pont Saint Martin che ha visto la partecipazione di 17 compagnie teatrali che hanno portato in scena uno spaccato della storia valdostana di quegli anni.