Chiuse le frontiere con il Tibet, salta la missione di Hervé Barmasse

Si ferma la missione di Hervé Barmasse sul Cho Oyu. L’alpinista valdostano e i suoi compagni hanno deciso di tornare a casa. Gli alpinisti avrebbero solo 15 giorni, proseguire sarebbe “una follia”.
Simone Moro e Hervé Barmasse
Società

Andare avanti sarebbe "una follia". Lo si legge sul blog di Simone Moro alpinista che, assieme al valdostano Hervé Barmasse, all'inglese Elizabeth Howker e a Emilio Previtali era impegnato nella missione Cho Oyu Trilogy Expedition. Un progetto ambizioso: Barmasse e Moro sarebbero saliti dalla parete Sud-Ovest della montagna, mentre Previtali e Hawker dalla Nord. A bloccare gli alpinisti, questa volta, non è stato il maltempo, ma il governo cinese che, in occasione del sessantesimo anniversario della Repubblica ha deciso di chiudere le frontiere con il Tibet, almeno sino al 10 ottobre. Il che vuol dire che per la spedizione rimanevano soltanto 15 giorni.

"Allora diciamo no – scrivono sul blog – il 25 ottobre sarebbe l'ultimo giorno utile di permanenza sul Cho Oyu. Ciò significa che dovremmo accettare di realizzare una spedizione con tre differenti attività e programmi in soli 15 giorni, compresi i tempi di trasferimento per e da il campo base. Una follia! Un pessimo insegnamento da dare". E ancora: "Nessuno di noi vuole tentare la sorte e sperare di realizzare in tempi quasi impossibili ciò che per anni abbiamo preparato e sognato. Congeliamo il progetto Cho Oyu Trilogy Expedition, diciamo no grazie alle autorità cinesi, salviamo i soldi di chi ha creduto in noi nonostante la difficile congiuntura economica e, portando rispetto a ciò che la ragione e la morale ci impone, torniamo a casa tutti assieme, senza escogitare progettino di ripiego e salva faccia individuali"

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