Sono una cinquantina gli unionisti che hanno sottoscritto il documento, di cui una bozza era già circolata nei giorni scorsi negli ambienti politici, “Pour une Union Valdotaine Libre“, l’iniziativa, avviata dal “Gruppo dei nove? che vede quale capofila l’ex presidente della Regione Carlo Perrin. Nel documento si sollecitano i vertici del movimento a ‘promuovere i valori della sua ragione d’essere: coerenza con gli ideali e gli obiettivi, partecipazione libera e attiva dei suoi aderenti, comportamenti degni dei suoi eletti, rispetto della persona, rigore morale e comportamento etico irreprensibile“.
Nel documento diffuso ieri viene poi sottolineato che “numerosi unionisti, iscritti o simpatizzanti, ma anche molti valdostani denunciano la deriva politica e comportamentale di dirigenti più influenti del movimento, per questo chiedono un cambiamento radicale, urgente ed ineluttabile: ciascuno di noi, in un sussulto di dignità, deve contribuire perché i valori forti di liberta, dignità e rispetto riprendano il loro posto“.
Intanto, mentre continuano tali tensioni, Union Valdotaine, Stella alpina, e Fédération Autonomiste hanno dato l’avvio ieri al tavolo di confronto per giungere alla realizzazione di una coalizione autonomista con due propri candidati alle elezioni per il rinnovo del Parlamento italiano. Soddisfacente per le due delegazioni l’andamento dei lavori. il Comité Fédéral dell’UV ha inoltre diffuso una nota nella quale ha evidenziato la volontà di sostenere un governo espressione del centro sinistra. La scelta è dovuta al fatto, si legge, che “le linee programmatiche sono più rispettose dei principi dell’autonomia regionale e più sensibili alle istanze per la difesa delle minoranze linguistiche“.
Sul versante dei DS è stato dato mandato al segretario Laurino Réan di verificare la possibilità di realizzare un’ampia convergenza di personalità e movimenti per un’alleanza progressista e autonomista che porti alla definizione di due candidati a sostegno del governo Prodi.