Com’è cambiata la Scuola militare alpina: un nuovo volume ne descrive le trasformazioni

Il volume, presentato al Castello Cantore nel giorno delle celebrazioni per la Festa dell'Unità Nazionale e delle Forze Armate, è opera del generale Antonio Vizzi e del colonnello Umberto Pelazza. Il libro è un aggiornamento di un'opera del 1992
Il tavolo
Società

“Negli ultimi vent’anni il mondo è cambiato in fretta e la Scuola Militare Alpina si è evoluta con esso, adeguandosi alle problematiche della società moderna attraverso la modifica del proprio assetto e dei propri obiettivi”. Per documentare questa trasformazione, il generale Antonio Vizzi e il colonnello Umberto Pelazza hanno aggiornato la loro opera che raccontava la storia della Scuola, dalla fondazione all’anno di pubblicazione del libro, risalente all’ormai lontano 1992.
 
Il nuovo volume, presentato al Castello Cantore nel giorno delle celebrazioni per la Festa dell’Unità Nazionale e delle Forze Armate, ripresenta i testi della prima edizione con l’aggiunta di tre capitoli dedicati al Battaglione Aosta, alla caserma Testafochi e al sacrario monumento, oltre alle novità intercorse negli ultimi anni. “Abbiamo inserito molte fotografie d’epoca e di più stretta attualità – ha continuato Vizzi – e un’appendice molto dettagliata nella quale sono riportate le decorazioni delle bandiere, l’elenco dei comandanti e del personale qualificato nel campo dello sci e dell’alpinismo, l’albo d’oro dell’attività sportiva e i dati statistici della Scuola, mentre l’ultima sezione è invece riservata ai ricordi fotografici dei lettori, da inserire negli appositi spazi”.

Uno spaccato di storia che mette insieme non solo le vicende militari, ma soprattutto le storie degli uomini, a far da ponte tra il passato e il futuro di un’organizzazione che a quasi ottant’anni dalla sua fondazione, è stata capace di affrontare i cambiamenti della propria epoca continuando a esprimere credibilità. “Accanto alla rinomata attività sportiva e alla ricerca scientifica – ha spiegato il generale Claudio Rondano, Comandante del Centro Addestramento Alpino – la Scuola rappresenta oggi un polo d’eccellenza per la formazione di militari provenienti da tutte le unità delle Forze Armate, che presteranno servizio anche a livello internazionale”.

Per festeggiare l’uscita del libro e l’attività della Scuola, il baritono Federico Longhi e il Coro Monte Cervino hanno presentato al pubblico un brano inedito dal titolo “Il Castello degli Alpini”, scritto da Margherita Barsimi e composto da Carlo Benvenuto.

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