COOPERAZIONE CON LA BOLIVIA: UNA SERATA ALL’ESPACE POPULAIRE
Si terrà martedì 7 febbraio prossimo presso l?Espace populaire in via Mochet, 7 ad Aosta la serata, organizzata dal Consorzio di cooperative sociali Trait d?Union, sul progetto Bolivia che vede impegnati nel Paese Sud americano i coniugi Anna e Aurelio Danna. Il Movimento laici America latina (MLAL) Progetto Mondo e il Consorzio Trait d?Union sono, infatti, i promotori di un progetto di cooperazione internazionale in questo paese andino, nella provincia di Cochabamba.
L?appuntamento è alle 18,30 per l?aperitivo, mentre alle 19,30 è prevista la cena boliviana con una raccolta fondi per il progetto. Alle 21,15 avrà spazio la testimonianza di Daniele Mantione, Armela Pepelar, Francesca Zanin e Samuele Bellerio, i quattro ragazzi valdostani che hanno visitato, nell?ottobre dello scorso anno, partecipando al progetto nella provincia di Cochabamba. I quattro ragazzi, tra l?altro, hanno costituito recentemente l?associazione ?Otraruta? con l?obiettivo di mantenere vivo il legame fra la Valle d?Aosta e la Bolivia.
E? previsto un collegamento telefonico con Anna e Aurelio Danna nel corso della serata.
A conclusione, verranno presentati i nuovi progetti in programma con il cofinanziamento dall?Unione europea e il campus rivolto ai giovani valdostani in programma per l?estate prossima. Sempre nel corso della serata verranno venduti i calendari del Movimento laici America latina e altri prodotti confezionati dalla cooperativa sociale l?Esprit à l?Envers per raccogliere fondi per il progetto.
Anna e Aurelio Danna, impegnati da ormai cinque anni nel progetto di sviluppo locale nella provincia di Cochabamba, coordinano la formazione professionale delle donne indigene, gestendo corsi di alfabetizzazione e creando micro imprese familiari con le Organizzazioni di produttori di grano.
I due valdostani sono stati, inoltre, impegnati nell’avvio di un mulino per la macinazione del grano e per l’implementazione di un panificio che vuole garantire il lavoro e migliorare la vita di circa una cinquantina di famiglie indigene.