Cordoglio per la scomparsa di Italo Tibaldi, partigiano e deportato, scomparso ieri mercoledì 13 ottobre ad Ivrea, viene espresso in una nota dall’Istituto storico della Resistenza e della società contemporanea in Valle d’Aosta.
Tibaldi era uno dei membri fondatori e vicepresidente dell’Associazione nazionale ex deportati (Aned), sedeva nel Comitato scientifico della Fondazione Memoria della Deportazione “Pina e Aldo Ravelli” ed era rappresentante italiano presso il Comité International de Mauthausen.
Nato a Pinerolo (To) il 16 maggio 1927, Tibaldi ha fatto parte del gruppo «Giustizia e Libertà» in Val Maira (Piemonte). Nel corso di una missione di staffetta, il 9 gennaio 1944 è arrestato a Torino dai fascisti. In seguito, è avviato alla deportazione a Mauthausen, sottocampo di Ebensee. Il campo è liberato dall’esercito americano il 6 maggio del 1945.
Rientrato in Italia, dedica la sua vita alla ricerca sulla deportazione, con passione e competenza encomiabili, ricostruendo la lista dei “trasporti” dall’Italia («Compagni di viaggio», 1995) e l’elenco nominativo dei deportati e delle deportate italiani nei Konzentrationlager (KZ) nazisti dal 1943 al 1945.