Coronavirus, un “drin” per chiedere aiuto alle ostetriche durante l’emergenza

25 Marzo 2020

In poco tempo la loro iniziativa ha fatto il giro del web valdostano, diventando un altro importante aiuto che alcuni professionisti in questi giorni di emergenza hanno messo gratuitamente a disposizione della popolazione.

Alessia Cornaz e Chiara Guichardaz, due ostetriche libero professioniste, non si sono dimenticate di chi, in un momento molto delicato per tutti, vive un’avventura nell’avventura e presto darà alla luce un bambino in un clima generale di ansia e paura; ecco perché hanno istituito un servizio pensato per le future mamme: “L’idea è nata – racconta Chiara -, prendendo ispirazione da altre zone di Italia dove delle nostre colleghe si erano già mosse per dare supporto a distanza e telefonicamente”.

L’idea è quella di fare in modo che chi attraversa il periodo della gravidanza possa affidarsi per consigli e aiuto a due professioniste, come spiega Alessia: “Il vero problema di questo momento storico è che ci sono poche informazioni anche da parte dell’azienda sanitaria sui servizi aperti e quali no, per esempio dopo 36 settimane  arriva il momento di fare un bilancio di salute per le future mamme, si tratta di una giornata intera da passare in ospedale e alcune delle chiamate che riceviamo sono proprio riguardo a questo”.

Alessia e Chiara

Di chiamate le due giovani valdostane ne hanno già ricevute diverse e sono servite a risolvere piccoli dubbi, ma soprattutto a non lasciare sole le donne in gravidanza, nemmeno dopo il parto: “Vogliamo che sappiano che non sono da sole e non lo saranno nemmeno una volta partorito, perché non dimentichiamo che la depressione post partum esiste e in una situazione del genere, con l’isolamento, è doppiamente pericolosa”.

Molte donne chiedono se sia consigliato uscire per recarsi all’ospedale, altre chiedono consigli sul parto a casa per evitare di recarsi in una struttura sanitaria e diverse domande riguardano l’allattamento: “Sì, l’allattamento è sicuro e addirittura consigliato – spiega Alessia -, secondo gli ultimi studi il latte si conferma come protettivo, quindi anche se la madre è positiva al covi-19 può allattare senza problemi”.

Le ragazze hanno anche ricevuto la chiamata di una madre che presentava sintomi da corona virus, ma al momento il servizio è principalmente utilizzato da donne che hanno bisogno di risposte puntuali e corrette alle domande su come proteggersi dal virus e come portare avanti la gravidanza nel modo più sicuro.

Alessia e Chiara sottolineano come il loro servizio, gratuito, non possa e non voglia in nessun modo sostituirsi a quello delle loro colleghe che continuano giornalmente a lavorare nelle strutture: “Vogliamo anzi supportarle affinché molti dubbi che andrebbero a intasare e saturare ulteriormente i presidi sanitari possano essere risolti prima e in maniera più agile e semplice”.

ostetriche a portata di drin
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