“Covid19: un anno scippato ai giovani?” se ne discute online

E' in programma domani lunedì 14 dicembre prossimo alle 18.15 sul sito e sui canali social di Aostasera.it e della Cittadella dei Giovani una tavola rotonda organizzata in collaborazione con la Cittadella dei Giovani.
Gli ospiti della tavola rotonda

Dopo la prima tavola rotonda online dedicata ai problemi legati alla scuola e alla Didattica a distanza, la rubrica “Next generation in diretta” promossa dal nostro quotidiano online in collaborazione con la Cittadella dei Giovani di Aosta si occuperà di un altro tema che riguarda i giovani ai tempi del Coronavirus.

In particolare il confronto online – intitolato “Covid19: un anno scippato ai giovani?” – sarà l’occasione per approfondire come il virus abbia concretamente stravolto le vite dei giovani e quali le possibili conseguenze per i ragazzi dopo questo lungo periodo di isolamento e di relazioni amicali costrette alla distanza.

La tavola rotonda sarà trasmessa in diretta domani, lunedì 14 dicembre, dalle 18.15, sul sito e sui canali social di Aostasera.it e della Cittadella dei Giovani. Vi prenderanno parte sei ospiti: Jean Frassy, direttore della Cittadella, Sofia Mancini e Cassandra Bionaz giovani studentesse che condivideranno la loro esperienza e le loro riflessioni, la psicologa Valeria Spandre dell’Ordine degli Psicologi della Valle d’Aosta, Giovanna Merli, per la componente genitoriale e Gerald Matos Medina, animatore di gruppi giovanili e membro del direttivo del CSV.

L’ultimo appuntamento del 2020 con la rassegna “Next generation in diretta” è programmato per lunedì prossimo, il 21 dicembre, sempre alle 18.15, e sarà dedicato al venir meno degli eventi culturali e di musica dal vivo.

0 risposte

  1. Un anno scippato a tutti, in parte anche a causa di quei TROPPI giovani che di indossare la mascherina e fare distanziamento non ne vogliono proprio sapere.

    1. Qualunquismo allo stato puro, questo sui giovani.
      Vogliamo parlare dell’inerzia dei responsabili della Regione e della Sanità valdostana tra prima e seconda ondata? O del ritardo enorme nel promuovere le cure a domicilio? O del boicottaggio da parte dell’Aifa di cure di primo impatto, spesso risolutive, come la clorochina (adesso riabilitata dal Consiglio di Stato) o gli antinfiammatori, che se presi per tempo bloccano sul nascere i fenomeni autoaggressivi del virus?
      E a livello statale? Stesse dinamiche: tante chiacchiere e zero fatti, con la conseguenza che poi vengono colpevolizzati i cittadini per il fatto stesso di VIVERE.
      Continuiamo a raccontarci che è colpa dei giovani, va’.

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