Crack banche: ma dov’era Bankitalia?

07 Giugno 2016

Che cosa succede nel mondo bancario? Leggendo i giornali si direbbe che per le Banche da alcuni anni non c’è pace. Veramente non c’è più pace per i clienti.
Qualcuno potrebbe pensare che il sottoscritto, dopo aver trascorso una vita nel settore del credito, annebbiato dall’età, si diverta a criticare il suo ex mondo, ma non è così, anzi i fatti che succintamente, per ragioni di spazio,segnalo mi fanno soffrire e, messo in condizioni di non poter fare la mia parte, non mi resta che scriverli sperando che qualcuno almeno si vergogni e vi ponga rimedio.
Dopo lo scandalo di MONTE DEI PASCHI già presieduto dall’ex Presidente dell’ABI Mussari (già questo la dice lunga) e successivamente dall’ex Amm.re Delegato di Unicredit Profumo (liquidato con oltre 40.000.000 di Euro) è immediatamente scoppiato quello della BANCA POPOLARE DI VICENZA, presieduta dal re del Vino Zonin, che ha bruciato alcuni milioni di Euro degli azionisti, azzerando il capitale.
A ruota le ormai famose quattro Banche in default CARIFE, BANCA MARCHE, CARICHIETI e BANCA ETRURIA (la Banca Boschi in cui il padre della Ministro era vicepresidente ed il fratello guarda caso dirigente) che hanno sottratto i risparmi ad alcune migliaia di poveri risparmiatori, vittime di impiegati senza scrupoli che allo sportello, per loro esclusivo piacere ed interesse, convincevano i clienti ad acquistare titoli ad alto rischio, mentre i rispettivi altissimi dirigenti, ovviamente diretti referenti degli amministratori nominati dalla politica, percepivano stipendi da nababbo ed a volte liquidazioni doppie.
Ma al peggio non c’è mai fine, in questi giorni la carta stampata a tutti i livelli tratta lo scandalo che si sta consumando in VENETO BANCA (quelle del ex manager Vincenzo Consoli che disponeva di jet privato iscritto a bilancio dal 2012 a Euro 10,8 miliardi), istituto ben introdotto anche nel Nord Ovest per aver, nel 2007 acquisito la storica Banca Popolare di Intra e dal 2010 il controllo di Banca Intermobiliare di Torino.
Alcuni dei titoli cubitali che campeggiano sulle prime pagine dei quotidiani nazionali e sui giornali locali sono:
Veneto Banca choc azzera le azioni, scomparsi 5 miliardi di Euro dei soci
Crack Veneto Banca nel Biellese bruciati oltre 15 miliardi
Veneto Banca 3 Miliardi di Euro in fumo a a Vercelli
Soldi Valdostani bruciati da Veneto Banca, quattro correntisti hanno perso tutti, tra questi una pensionata
Veneto Banca tra Novara e Vco in fumo 290 miliardi beffati i risparmiatori.
Mi chiedo che cosa pensino gli azionisti (persone che hanno dato fiducia alla Loro Banca acquistando azioni ovviamente non quotate) che hanno perso tutti i Loro quattrini (alcuni dei quali hanno forzatamente “dovuto” investire in azioni per ottenere degli affidamenti) nel vedere che ancora oggi, malgrado gli annunci spot del nuovo Amministratore Delegato, Veneto Banca sponsorizza la squadra di Basket dell’Umana Venezia (nella medesima situazione si era trovato a suo tempo Monte dei Paschi) e fatto ancor più eclatante assistere impotenti alla sponsorizzazione della JUVENTUS, sponsorizzazione tramite la quale qualche dirigente di zona tifoso della Vecchia Signora ha per anni frequentato ambienti dorati nell’ambito del calcio che conta, millantando rapporti con VIP calcistici di alto livello.
Non a caso fra coloro che hanno visto i loro soldi andare in fumo ci sono anche personaggi calcisticamente ben noti: Bettega, Pirlo e Giovinco.
Credo che a tutti sorga spontanea una domanda:
Ma dove era la Banca d’Italia? E’ infatti, quanto meno curioso, che per anni chi è preposto alla Vigilanza non si sia accorto di nulla e che a fronte dei comportamenti emersi non abbia provveduto al Commissariamento ed alla rimozione dei responsabili, Amministratori e Dirigenti dotati di coperture politiche i quali non pagano mai.
Purtroppo trattasi di un sistema ormai collaudato ed al quale francamente non vedo rimedi in quanto nessuno ha interesse ad interrompere un intreccio di commistioni (basta leggere con attenzione i nomi che ruotano attorno al sistema) i cui effetti negativi sono sempre e soltanto a carico dei più deboli e dei relativi territori di riferimento, con evidenti ripercussioni economiche e con indebito arricchimento dei pochi facenti parte del cerchio magico(vedi nomine ed incarichi professionali ).
Mi auguro però che gli Italiani sappiano aver un moto d’orgoglio a tutti i livelli, ed ognuno faccia la propria parte, almeno ricordando, tutte le malefatte che affliggono il mondo del credito, ogni volta che si accingono ad investire il Loro denaro………..

EMILIO VAGLIO
5 giugno 2016

 

 

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