Cronaca di un inverno straordinario: pubblicato il rendiconto del 2008 – 2009

L’ufficio neve e valanghe ha dato alle stampe il rendiconto nivometeorologico che raccoglie varie analisi utili per il monitoraggio del territorio e per una più completa conoscenza delle montagne valdostane. Lo scorso inverno è stato certamente notevole.
La presentazione del rapporto 2008 - 2009
Società

"Non ci sono più le stagioni di una volta" recita l'adagio, tessendo il consueto elogio dei tempi che furono. Eppure lo scorso inverno è stato, si può dire, come quelli di una volta, anzi, ancora più memorabile. Anche le nevicate degli anni ‘70 e '80 impallidiscono a confronto con quelle che hanno paralizzato Aosta fino a nove mesi fa. Il gelo ci ha serrati nella sua morsa dall'autunno del 2008 alla primavera successiva.

L'Ufficio neve e valanghe ha dovuto faticare per stare al passo e registrare tutte le informazioni segnalate dalle reti di rilevamento diffuse sul territorio. L'analisi dei dati ha permesso di tratteggiare un quadro esaustivo della situazione che si è creata lo scorso inverno. Per saperne di più basta sfogliare il "resoconto nivometeorologico" del 2008-2009, dato recentemente alle stampe. Il volume, piuttosto corposo, raccoglie le osservazioni effettuate nell'arco della stagione fredda, fornendo così ai professionisti della montagna un utile strumento per comprendere e conoscere il territorio. Lo scorso inverno è stato confrontato con le annate immediatamente precedenti, ma non solo: sono stati presi in esame, attraverso lo studio di documenti, cronache e testimonianze dell'epoca, anche inverni più remoti, risalenti addirittura alla fine dell'800.

Alla luce di tutti questi dati l'inverno 2008-2009 può essere definito eccezionale e degno di essere ricordato negli anni a venire. Per quattro mesi lo zero termico è rimasto al di sotto dei mille metri, e si è verificata una nevicata alla settimana, per un totale di 31 precipitazioni nevose. Sono circa 15 le nevicate che hanno interessato Aosta. Insomma, una coltre bianca ha ricoperto la Valle: una benedizione per le stazioni sciistiche. Purtroppo le valanghe sono aumentate in proporzione. Lo scorso inverno sono cadute 1.274 valanghe, attribuite a 866 fenomeni valanghivi. Di questi, 313 non erano ancora stati censiti dal catasto valanghe regionale, che ora dispone di maggiori dati utili per il monitoraggio il territorio. Quest'anno sono stati registrati otto incidenti da valanga, con un bilancio complessivo di una vittima e cinque feriti. Si sono inoltre verificati numerosi danni a nuclei abitati, interi comuni sono stati temporaneamente isolati, alpeggi e boschi sono stati danneggiati. A dicembre, nel periodo di massima criticità, 187 persone sono state costrette a evacuare dalle loro abitazioni.

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