Dieci anni dall’alluvione: “Nel 2000 una sorta di anno zero per la Valle d’Aosta”

Momento ufficiale di commemorazione dell'alluvione del 2000, nel pomeriggio di oggi, venerdì 15 ottobre, nel salone delle manifestazioni di palazzo regionale.
La commemorazione dell'alluvione del 2000
Società

“In questi momenti, le riflessioni personali superano ogni discorso istituzionale”: Augusto Rollandin, presidente della Regione, ha iniziato così il momento ufficiale di commemorazione dell’alluvione del 2000, nel pomeriggio di oggi, venerdì 15 ottobre, nel salone delle manifestazioni di palazzo regionale. “La memoria è un’alleata formidabile e le esperienze passate devono permettere di migliorare il presente e pianificare il futuro – ha proseguito Rollandin – in questo senso, l’alluvione ha rappresentato una sorta di anno zero per la Valle d’Aosta e il decennale ci impone di sottolineare come la comunità valdostana abbia saputo reagire con forza ai tragici eventi. La solidarietà dei primi momenti si è trasformata nella volontà di dotarsi di strumenti efficaci per affrontare le emergenze”.

“Alla tristezza che torna nel ricordare quelle immagini disastrose – ha detto Alberto Cerise, presidente del Consiglio regionale – si associa la soddisfazione di vedere cancellati i segni di quella catastrofe. I valdostani, ingoiando le lacrime, iniziarono a rimuovere il fango e ad agire per riprendere la vita normale”.
Elso Gerardin, presidente del Celva, ha sottolineato come “oggi i sindaci sono autorità di protezione civile, primo contatto con la popolazione sul territorio”.

“Il nostro intervento è sempre più richiesto in situazioni di crisi – ha detto Rollandin, elogiando il lavoro dei volontari -, in Italia e all’estero, non soltanto per l’efficienza e professionalità dei nostri operatori, ma soprattutto per la sensibilità e l’umanità con cui operano”.
Gli amministratori sono concordi su un punto: le opere attuate, spendendo 456 milioni di euro in 10 anni, possono limitare i danni, ma non allontano il rischio che eventi terribili come l’alluvione del 2000 possano ripresentarsi: “L’alluvione è servita per darci una nuova organizzazione e un sistema di allerta che ha reso più sicuro l’intera Valle”, ha concluso Gerardin.

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