Il 56% dei residenti in Valle d’Aosta possiede già il decoder per il digitale terrestre, mentre il 22% lo acquisterà entro breve tempo. E’ quanto emerge da una ricerca condotta da Gfk-Eurisko nel marzo 2006 allo scopo di verificare i risultati delle campagne informative del Ministero per le Comunicazioni.
Secondo la ricerca, il 93% dei valdostani è a conoscenza del passaggio dal segnale analogico a quello digitale terrestre. Inoltre, ad Aosta la penetrazione è del 70%, fuori città del 59%. Per quanto riguarda la conoscenza e l’interesse per i contenuti interattivi, all’incirca l’80% degli abitanti ne conosce almeno uno veicolato dalla tv digitale; in particolare il 42% dei residenti valdostani dimostrano conoscenza soprattutto dei servizi T-commerce, cioè la possibilità di acquistare prodotti da casa. Infine, ad oggi oltre il 60% dei residenti é in grado di ricevere il segnale digitale grazie al possesso di decoder o di un televisore di ultima generazione.
Sulla data del fatidico passaggio, anche se si è parlato del 31 luglio prossimo, certezze non ce ne sono e la questione dovrà essere approfondita e analizzata con il nuovo Governo. Di fatto nei giorni scorsi l’assessore regionale al Bilancio, Finanze, Programmazione e Partecipazioni regionali, Aurelio Marguerettaz ha chiesto al nuovo governo di riaprire il tavolo di concertazione per ridefinire le modalità di applicazione e di intervento legate al digitale terrestre in Valle d’Aosta. Nel prendere atto dell’iniziativa informativa del Ministero delle Comunicazioni “Digital Tour”, in corso di svolgimento in questi giorni in Valle d’Aosta, e che consiste in un camper informativo che sta girando per i comuni valdostani e nelle scuole, l’assessore Marguerettaz ha sottolineato come “il digitale terrestre possa essere una risorsa e un’opportunità per la Valle d’Aosta, a condizione che nell’incontro con il prossimo Ministro delle Comunicazioni si affrontino con chiarezza e determinazione alcuni temi“.
Tra questi figura l’individuazione di uno switch off definito a seguito di un preciso accordo correttamente comunicato che coinvolga i broadcasters, le associazioni dei consumatori, e tutti gli operatori interessati, oltre che un’ampliamento dell’attuale offerta di programmi tv che preveda, oltre alle reti nazionali e ai network privati, anche i canali francofoni e germanofoni per la comunità Walzer. Sul piano tecnico, si segnala invece la necessità di affrontare il tema della ottimizzazione degli impianti emissivi, in modo tale da ridurre l’impatto ambientale ed elettromagnetico.